Spinta all'Omologazione : suicidio psicologico?

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view post Posted on 22/8/2012, 00:40     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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(Da una mia risposta su Yahoo!answer modificata e ampliata www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=spin...aaADVtueETScTgA )

Perché molte persone non comprendono il suicidio psicologico nascosto nell' omologazione?

il tuo è un quesito molto importante e complesso.
occorre valutare bene il senso di 'suicidio-morte' (=scomparsa dell' "Unico''-come lo è il nostro DNA), e quello di Omologazione.
In Natura i Sistemi esistono e operano grazie a elementi differenti, presenti e attivi in modo diseguale (ed è proprio tale asimmetria che rende i Sistemi *possibili*, prima ancora che funzionali).

Ma in tutti gli elementi di un Sistema è sempre necessario e rintracciabile un trait d'union, un Fattore Condiviso e Comune, che permette loro di 'riconoscersi' oltre che di collegarsi e interagire, a dar vita al Sistema stesso.

Considera gli Aminoacidi: i venti che formano l'immensa variabilità delle Proteine, grazie alla loro discontinua ricorrenza nelle catene, sono sempre caratterizzati da una ''porzione comune'', NH2-CH-COOH, (tranne la Prolina n.b.), della quale i due 'estremi' servono proprio a permetter loro di legarsi l'uno all'altro, formando catene anche lunghissime -vere e proprie 'stringhe di testo'.
-Allo stesso tempo però è cruciale il loro 'radicale' R, (che si lega al -CH- centrale): è quello che li 'distingue l'uno dall'altro', e permette così di creare quella 'variabilità' senza la quale le sequenze proteiche sarebbero solo delle inutili ripetizioni monotone, lunghe quanto si vuole ma fini a sé stesse.

-Ma esiste un equilibrio, sia pure non rigido, tra questi due aspetti.
-Forse, la 'Omologazione' viene intuitivamente percepita con una valenza negativa, 'qualcosa che non va', proprio quando diventa dis-funzionale ai Sistemi (anche le interazioni socio-culturali sono Sistemi).

Questo, credo che accada quando si verifica uno squilibrio tra la 'Parte Comune/Condivisa' e la 'Parte Individuale'.
Se la 'Parte Comune' prende il sopravvento sulla 'Parte Individuale' (in modi e forme che è difficile quantificare), il Sistema può arrivare alla stagnazione, quindi a una stasi-involuzione.

Varrebbe per i sistemi molecolari (e vale in effetti per Sistemi Genetici, es. la Senescenza delle Specie), e vale senz'altro anche per Sistemi Socio-Culturali.

Entrambi gli aspetti sono indispensabili, come dicevo: e per il singolo individuo, 'parlare la lingua di tutti' è vitale, come vitale è per il Sistema Sociale il disporre di un repertorio/riserva di lingue e pensieri diversi.

Le prospettive non sono però identiche: la prima, ossia quella Omologativa, è più immediatamente funzionale alla Sopravvivenza dell'individuo, permettendogli di 'esser riconosciuto membro del gruppo' (l'eccessiva 'originalità' anche quando molto positiva può invece ritorcerglisi contro, condannarlo all'emarginazione ed estinguersi quindi con lui, in conclusione).
La 'Diversità' (=variabilità)' è invece più utile alla Sopravvivenza del Sistema, nel suo insieme (che è anche necessariamente Evoluzione/Crescita).

L'Omologazione è 'utile' all'individuo, e anche al Sistema nel breve termine (gli garantisce stabilità, omeostasi); l'Originalità è 'rischiosa' (e anche molto) per l'individuo, almeno nell'immediato, mentre è vitale nel lungo termine per il Sistema, garantendone l'Evoluzione.
Quello tra Sistema / e singoli Elementi (individui, persone in questo caso) che lo compongono è un rapporto reciproco; ma anche in ciò si dànno forti asimmetrie, che sono poi variabili nei tempi e nei luoghi.

Se in un determinato momento della sua storia un Sistema privilegia la Stabilità, gli individui tenderanno a omologarsi; anche contro le proprie inclinazioni, in alcuni casi.
Nelle fasi di crisi, di 'Evoluzione Necessaria', la spinta alla Originalità/Diversificazione potrà invece esser favorita, e gli individui, più o meno 'istintivamente', l'avvertiranno.

Parli di 'suicidio psicologico', e in un certo senso è proprio così (almeno in casi estremi); ma questo mette in evidenza una fatale contrapposizione - fondamentale nel comprendere una varietà di fenomeni psicologici, sia sociali che individuali- che esiste tra Bios e Psyche.

Anche se la seconda è dipendente dalla prima, rappresentano due 'poli opposti', come tendenza: Bios è il Passato, l'Origine; Psyche è il Futuro, l'Evoluzione, la comparsa dell'Identità e -soprattutto- della sua Consapevolezza.

(Ri)conciliare Bios e Psyche dovrebbe rappresentare la base di qualunque Sistema Etico...

Va poi considerata l'innata predisposizione psico-neurologica, diversa da individuo a individuo, che spinge alcuni alla 'sicurezza biologica' della Omologazione (forse interpretabile come 'regresso', verso la mera sussistenza biologica), e altri verso l'Originalità, la Differenziazione e la ricerca del Nuovo, benché rischiosa. Questi ultimi però sono e saranno sempre una minoranza: se fossero troppi, i Sistemi (= le Società) sarebbero troppo instabili, e si sarebbero disgregate già da molto tempo...

Resta però dolorosa, da parte del 'non-omologato', la discriminazione di cui è oggetto (che oltretutto priva comunque il Sistema di una Risorsa in più), come resta sempre intollerabile l'imposizione dell'Omologazione stessa.

Edited by fabrizio3 - 9/11/2013, 19:20
 
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