Come nasce EverLang

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view post Posted on 18/8/2010, 02:23     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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Ultimo, e radicalmente nuovo progetto nel mio lungo percorso di 'creatore di lingue', iniziato intorno all'età di 13 anni, EverLang rappresenta l'estrema propaggine, e forse anche l'ultima noumenicamente 'possibile', nel mio progressivo allontanarmi da schemi e strutture 'già note'.

Anche se il transito verso l'attuale (e definitiva, o quasi) Struttura di EverLang è avvenuto gradualmente, per mezzo di passaggi discreti, ciascuno di questi è stato, per così dire, 'drastico', totalizzante, una vera e propria 'commutazione'.
Un modo di evolvere, a riesaminarlo oggi, assai simile a quello dei Viventi, nell'interpretazione dei punctuated equilibria di S. J. Gould - ma vedremo meglio in seguito la vera portata di questa analogia).

Dopo aver concepito (con grandi discontinuità, e una 'pausa' operativa pressoché totale tra i 15 e i 19 anni) strutture linguistiche che tendevano via via ad allontanarsi da quelle 'reali' a me note (la cui gamma nel frattempo si estendeva, includendo lingue 'agglutinanti' come il Coreano o il KiSwahili, o 'isolanti' come il Cinese), attorno ai 20-21 anni mi trovai in una impasse.
Senza neppure saperlo -del resto ho sempre fatto precedere il Ragionamento, l' 'Arrivarci da solo' alla passività scontata dell' "Apprendere"-, mi stavo allora cimentando in un Progetto di quella che gli studiosi definirebbero come una 'Lingua Filosofica a Priori', e più esattamente una Lingua Caratteristica Universale . www.google.it/url?q=www.volt...DGJ8l0P4h0jmwUg

Una Lingua che, similmente a quella vagheggiata da Leibniz, pretendeva di ridurre la complessità del Reale a una serie limitata di 'elementi' (che potremmo intendere, nel mio caso, come 'lettere di un alfabeto/lista di fonemi corrispondenti', mentre nel caso di Leibniz si trattava di valori e rapporti numerici). www.google.it/url?q=www.volt...Q9SS5dMmohldzvA

Tutta l'imprevedibile complessità del Reale, insomma, sarebbe stata espressa attraverso opportune e ingegnose 'combinazioni' di un numero limitato di 'segni', che però - a differenza di quelli che compongono l'inventario di 'lettere/fonemi' di un alfabeto di qualunque lingua 'naturale'), sarebbero stati dotati ciascuno di uno specifico Significato (cosa questa, che le singole lettere, a,b,c.... non hanno -e in nessuna lingua); e qualunque concetto, anche complesso, sarebbe stato esprimibile attraverso opportune combinazioni di questi Segni-Significanti.

Anche la 'mia' lingua, come quella che Leibniz sperava di creare, sarebbe stata '..comprensibile senza l'ausilio di alcun dizionario', una volta appreso il senso dei pochi 'Fondamentali'.

Ma mi accorsi, nel giro di poco più di un anno (Leibniz continuò invece a sperarla realizzabile per tutta la vita), che questa era una strada senza uscita.

Mi resi conto ben presto che anche i concetti più semplici, anche i nomi di oggetti quotidiani, sarebbero stati estremamente difficili da ricomporre attraverso composizioni semantiche minime, aggregando tra loro 'lettere/grafemi significanti'.

A differenza di Leibniz, il mio 'Universo Mentale' abbracciava -come dev'essere- anche il 'Concreto', intendendolo anzi come premessa imprescindibile per tutto il resto.
L'Astrazione è una risorsa preziosa; ma quando nel suo avanzare 'si lascia dietro' la Concretezza, non fa che degenerare nella Metafisica, la più sterile e la più inutile.

Da sempre 'Biofilo', amante dalla Vita (intesa come Varietà delle Forme Viventi), non potevo poi 'riconoscermi' in una struttura linguistica, che avevo progressivamente ridotto a uno scarno scheletro di Logica (anzi, di una ancora incerta Meta-Logica che tentavo di sviluppare), di Meta-Geometria e quindi di concetti asettici e privi di vita; nella falsa convinzione che da una tale sterilità potesse derivare qualcosa di 'neutrale', e quindi -quanto più possibile- di 'universale' e di 'Vero'.
A differenza di Leibniz, stavo già anche rendendomi conto della infondatezza stessa di una qualsivoglia 'Lista di Universali', ossia di 'Fattori 'primarii' dalla cui combinazione generare poi tutto l'effabile. Non c'era una ragione per ritenere un dato concetto 'più universale', e quindi più basilare di un altro, e introdurlo di conseguenza nella 'lista alfabetica' al posto dell'altro.
Mi rendevo già conto, insomma,, di quanto arbitrarii fossero gli stessi presupposti, in aperta contraddizione poi con le finalità 'Universali' della lingua che avrebbe dovuto esserne tratta.

(Se si volesse già avere un'idea più concreta della mia 'tentata-lingua' di quel tempo, posso consigliare di dare intanto uno sguardo allo AUi, 'Lingua Universale' anch'essa basata su pochi elementi 'portatori di significato' e combinabili tra di loro; ma anche terribilmente monotona, sterile e -oltretutto- altamente arbitraria nel senso attribuito alle combinazioni medesime www.google.it/url?q=http://home.cen...nMAMGiz0XJXhV9w Anche questa la conobbi solo molto più tardi -ma fu meglio così, perché 'sbagliando da solo' ho anche capito 'dove' sbagliavo.
In un altro momento esporrò, per sommi capi, anche la struttura specifica di quella 'mia' lingua, anche se -ripeto- la considero un progetto subito abortito e ormai definitivamente sepolto).

Fu proprio il richiamo alla 'concretezza', o meglio alla Vita, che ne è l'espressione emergente più elevata in termini di Complessità di Sistema, a farmi 'invertire la rotta', quasi improvvisamente.
Mi stavo rendendo conto di quanto difficile sarebbe stato esprimere, con una 'lingua' del genere, tutta la complessità del Mondo Vivente. Riflettevo sull'abisso, in termini di Complessità, che separa anche la sola statica, inerte Morfologia di una Pianta o di un Animale, da una 'Descrizione Equivalente' dei medesimi, basata su 'forme geometriche' elementari o meno, su proprietà fisiche o su Relazioni Logiche.

Prendiamo come esempio dei più semplici, la 'rappresentazione' di un frutto; scegliamolo tra i più 'comuni' -almeno nel nostro contesto culturale-, e anche dei più semplici morfologicamente.
Potrebbe essere un'arancia.
Come rappresentarla? Qui, introdurrò (ricorrendo a caratteri alfabetici ora adottati a scopo illustrativo, non a quelli originarii) una serie di quegli 'Elementi Fondamentali' da combinare tra di loro.
Anzitutto, un'arancia ha -tra i moltissimi attributi- quello di possedere una forma (pressappoco) sferica. Quindi, un primo 'tratto descrittivo' sarà rappresentato da 'Sfera'.
'Sfera' però non rientrava come tale, 'già pronta', nella suddetta lista/alfabeto dei formanti primitivi -troppi avrebbero dovuto essere, a voler assegnare una 'lettera' a ciascuna 'forma'-, quindi è a sua volta da ricavare. In che modo? Pensai di scomporla (per semplificare qui al massimo, evitando approfondimenti meta-logici e meta-geometrici), come 'Insieme' - 'Punto/i' - 'Spazio, 'Realtà 3D' - 'Uguale, stesso' - 'Distanza' - 'Centro', 'definendo' esaustivamente la Sfera, appunto, come "insieme di punti delllo Spazio equi-distanti da un centro'.
Tra i 'Formanti fondamentali' che componevano il provvisorio 'alfabeto significante' della mia lingua, avevo a disposizione:

Insieme = B; Punto = A; Spazio = SH; Uguale = N; Distanza = H; Centro = I.
Che potevo aggregare quindi, a ottenerne 'Sfera' = BASH'NHI. Una 'parola' di sei lettere; ancora 'accettabile', se fosse finita lì.

...Ma saremmo invece fermi solo al primo, e anche al più semplice, di una serie di tratti necessari a individuare, a 'localizzare' arancia nella Realtà...!
-Occorrerebbe infatti indicare, in aggiunta, che si tratta di un 'Frutto', quindi 'Vegetale' - 'Riproduzione' (e ciascuno di questi tratti distintivi potrebbe richiedere lunghissime combinazioni); poi, per 'distinguerla' nell'ambito dei ''frutti', occorrerebbe definire un set minimo di ulteriori caratteristiche ('buccia' di color arancione, rugosa, sacche con olii essenziali, albedo, struttura 'a spicchi' a loro volta composti da vescicole... NON OCCORRE DEFINIRE 'TUTTO', beninteso; ma una gamma minima indispensabile di 'coordinate', che siano necessarie e sufficienti a distinguerla, nei limiti in cui ciò è necessario, da enti similari (altri frutti 'rotondi', altri tipi di 'agrumi'...)


(Continua...)

Edited by fabrizio3 - 6/9/2012, 03:56
 
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