Bufale orticolturali : la ''Catambra'', attenzione al marketing delle ''piante miracolose''

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view post Posted on 21/8/2017, 00:17     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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da una mia risposta su Yahoo answer del 2013, integrata
https://it.answers.yahoo.com/question/inde...15135804AAMDsiQ

Come funziona la Catambra, qualcuno ha questo albero antizanzare .. ?

Risposta :

Migliore risposta: ciao, ti rispondo attingendo a quanto già scrissi un paio d'anni fa sullo stesso argomento :

'Non credo che ''funzioni''.
La ''catambra'' anzitutto, non esiste come specie/varietà autonoma.
si tratta di normalissime Catalpa bignonioides; l'altro nome, è solo un evidente nome di 'fantasia' di chi la vende, senza alcuna attestazione né validità scientifica.

*CATALPA* è' un genere di alberi delle Bignoniaceae con legno tenero, a crescita veloce,
Richiede qualche anno -almeno sei/sette- per fiorire, e dieci per produrre semi in quantità utile, sia l'una che l'altra specie

Dubito perciò fortemente che con poche impollinazioni (un bel po' d'anni prima che una singola generazione ottenuta arrivi a fioritura e permetta di impollinare di nuovo), qualcuno abbia potuto selezionarla, modificarne radicalmente le caratteristiche... a meno che non ci stia lavorando su da un secolo, o giù di lì!

Si dovrebbe infatti:

1) partire con una base di decine/centinaia di piante adute (alberi = ettari di terreno SOLO per questa specie?), per assicurare una variabilità genetica di partenza;

2) saggiare chimicamente il contenuto del (presunto) 'zanzarifugo' in ciascuna di esse, per individuare quelle in cui la concentrazione fosse eventualmente maggiore;

3) procedere a impollinazione incrociata dei soli soggetti 'al top';

4) attendere la fioritura (altri 6-10 anni, più o meno) della prima generazione ottenuta;

5) ripetere la selezione per una-due - tre volte (=moltiplicare X 2,3 ecc gli anni di cui sopra), fino a individuare una pianta che produca *davvero* quel presunto principio attivo, in misura nettamente maggiore di quelle di partenza.

6) ripetere i saggi chimici a ogni generazione, e per ogni singola pianta.

Solo a questo punto, procedendo per meristemi, si potrebbe ottenere una linea clonale di piante tutte identiche e tutte 'super - efficienti'.

Non posso escludere nulla; ma mi sembra *molto* improbabile...

Catalpa bignonioides si usa per alberature stradali (anche qui - e le zanzare ci sono comunque nb!!).

Propagata facilmente da seme, è (quindi) assai poco costosa, quando reperibile; anche se di rado commercializzata, perché 'non alla moda.
Ovvio che non sono piante 'griffate', né etichettate con nomi accattivanti da marketing estivo, che farebbero però inorridire qualunque Botanico che sia davvero tale!

Ammesso che 'principii anti-zanzara' ci siano davvero, li avrebbero *tutte* ; così come un abito 'firmato' non 'copre' né più né meglio di uno 'normale', sempre e solo stoffa è ... poi, nulla impedisce né di venderlo, né di comprarlo a 100 volte il suo valore *oggettivo*, felici del valore aggiunto dal marchio ;)

Non possiamo negare nulla a priori, ma, ripeto, ci basiamo su costatazioni logiche di carattere botanico, e su studii (non) reperibili in Rete a sostegno di quanto sopra.

-Se il 'principio' in questione fosse il Catalpol, un glucoside-iridoide, non mi risultano in Rete (a parte la pagina pubblicitaria) studii *scientifici* che parlino di 'effetto repellente su zanzare', o animali a sei zampe (ma per forza a sei...? :D se ne hanno sette -o cinque,mutilati- non funziona più..? )

Basta cercare in Rete 'Catalpol',& mosquito' (=zanzara - ricerche attendibili è bene farle sempre in Inglese e in ''campo neurro''), per vedere che non esce proprio nulla... e sì che di studii sul Catalpol ce ne sono: dagli effetti che avrebbe sul corticosurrene, alla protezione da stress ossidativo dei neuroni in coltura... Ce ne sono, sì, *anche* sugli effetti che avrebbe sui varii insetti; e nessuno Scienziato si è mai accorto di questa eccezionale proprietà...?

Esistono sì, studii che ne parlano come 'anti-feedant', ossia come composto che scoraggerebbe alcune specie di insetti *erbivori* (ma le zanzare sono *ematofaghe* n.b.!), dal nutrirsi delle foglie della Catalpa. Tutto qua.
Pare anzi che ci sia un effetto di *richiamo* su diverse specie di insetti, che di quelle foglie si nutrono tranquillamente.
Poi, assimilando il Catalpol, questi bruchi diverrebbero 'meno appetibili' da parte di formiche carnivore. Ma non credo sia quello che interessa :D

Non si fa menzione in nessun articolo scientifico reperibile, a 'effetti di allontanamento di zanzare'; al massimo, dissuaderebbe solo (alcuni) insetti che potrebbero nutrirsi delle foglie (o dei bruchi che le hanno mangiate).




Fonte/i:
.Oltretutto, Catalpa non si auto-impollina; è impollinata da *api* e da altri insetti; e -fino a prova contraria- li attira!

-Comunque, il Catalpol è 'naturalmente' contenuto, in quantità *molto maggiori di quelle di Catalpa*, nelle foglie d'una erbacea ornamentale rustica, 'non-brevettata' e a crescita rapidissima, simile a una Gloxinia: Rehmannia angulata, che potrebbe rapidamente riempire fioiriere su qualunque balcone. Questo, si sa dal 1969..
Meglio allora Rehmannia,scevra com'è di marchi (e relativi sovrapprezzi)... anche se, ripeto, non mi risulta proprio che il 'Catalpol' abbia questa proclamata efficacia.

Fonti:

Studii Botanici-
(vi Link sotto)
 
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