Pittura ad olio, Cosa serve per iniziare

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view post Posted on 18/4/2012, 08:24     +1   +1   -1
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Da una porta segreta la trasparenza delle stelle.

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PITTURA AD OLIO



La pittura ad olio è forse tra le più complesse e richiede l’uso di parecchi strumenti.
Questa è una lista delle cose fondamentali per iniziare, una lista basata sui miei gusti personali e sul mio modo di dipingere. Esistono in realtà varie tecniche e vari strumenti, diciamo che questi possono essere quelli di base per iniziare, con il tempo poi ognuno acquisisce le proprie tecniche e gli strumenti preferiti per svilupparle!

COLORI
Vengono chiamati "colori a olio" quei "pigmenti" che usano come legante un olio siccativo. I colori a olio garantiscono la massima stabilità e inalterabilità nel tempo. I tempi di essiccazione sono molto lunghi.

Io uso quelli della Maimeri...

- Bianco di zinco
- Giallo primario
- Giallo scuro
- Ocra gialla
- Giallo di Napoli chiaro
- Terra di Siena naturale
- Terra di Siena bruciata
- Terra d’ombra bruciata
- Bruno van Dick
- Rosso vermiglione
- Carminio
- Rosso di cadmio chiaro
- Rosso cadmio medio
- Rosso cadmio scuro
- Verde vescica
- Verde smeraldo (Paolo Veronese)
- Blu cobalto chiaro
- Blu cobalto scuro
- Blu oltremare
- Grigio di Peyen
- Nero vite



PENNELLI
I pennelli possono essere di qualsiasi tipo. Sia sintetici che di pelo animale, sia tondi che piatti, dipende solo dal tipo di dipinto che si deve fare. Quelli base possono essere questi:

- 2 a spatola e 2 a punta (10 - 16 )
- 1 piccolo

ALTRI STRUMENTI
- Essenza di trementina
- Solvente ( Damar)
- 3 o 4 barattoli di vetro con tappo
- Tavolozza ( in legno)
- Spatolina



I colori ad olio hanno bisogno di diversi prodotti per essere diluiti, diversamente da quelli ad acqua. L’essenza di trementina è uno di questi. E’un olio essenziale, un solvente vegetale, di antica tradizione ricavato da gemme di conifere. Miscelata con i colori ad olio forma un impasto morbido e fluido, di facile applicazione. Originariamente è incolore ma con il passare del tempo, poiché è sensibile alla luce, tende ad ingiallire. Per questo deve essere riposta al buio in un flacone ben chiuso. Applicata dopo il colore tende ad opacizzare quindi, una volta terminata la superficie, è consigliabile lasciare essiccare e applicare un velo di vernice finale brillante per ridare vivacità ai colori.

Altri tipi di diluenti sono:

Olio di lino
Estratto di semi di lino raffinato.
Olio di colore paglierino, limpido, poco acido, di odore molto gradevole. Ricavato dalla spremitura dei semi del Linum, una delle specie di Linacee più coltivate. Utilizzato generalmente come veicolo dei colori a olio è il diluente più comune nel settore delle Belle Arti.
La sua composizione chimica fa si che essicchi rapidamente. Aumenta la brillantezza dei colori ma è soggetto a ingiallimento nel corso del tempo, soprattutto se conservato in un luogo buio.
Si usa intingendo il pennello nel flacone o nello scodellino e lavorandolo poi con il colore sulla tavolozza; meglio evitare di versare l'olio direttamente sulla tavolozza, non si riuscirebbe a controllare la quantità di olio da utilizzare.
L'aggiunta di Olio di lino al colore permette di raggiungere una buona dilatazione della pennellata rendendo il dipinto pulito e "modellato".


Ragia minerale
Distillato di petrolio raffinato. Utilizzata per diluire colori a olio, vernici e medii. È ottima per pulire perfettamente pennelli e tavolozze. È un prodotto infiammabile.


Essenza di petrolio
Distillato di petrolio raffinato. Utilizzata dagli artisti per la diluizione del colore e la pulizia dei pennelli ma anche per tracciare l'abbozzo del dipinto, Si procede diluendo abbondantemente un colore bruno e disegnando con un pennello tondo molto morbido sul supporto. In questo modo il colore diventa molto magro, la traccia si asciuga in brevissimo tempo ed è completamente assorbita dal supporto in modo da evitare fusioni tra l'abbozzo e l'opera pittorica.
E' un prodotto facilmente infiammabile.



COME DIPINGERE

Lo schizzo sulla tela può essere fatto in diversi modi. Io lo traccio leggero a matita sulla tela ma può essere realizzato anche con un pennello bagnato con una miscela di essenza di petrolio e colore, possibilmente il bruno. Un altro metodo consiste nello spolvero, di solito utilizzato per grandi superfici. Cnsiste nel realizzare il disegno su un foglio della grandezza del dipinto e bucherellare con un chiodo tutti i contorni del disegno.
Fatto questo si posiziona il foglio sopra la superficie da dipingere e si 'spolverano' i buchi con del pigmento in polvere di colore bruno.

Una volta concluso lo schizzo si prepara in un barattolo una miscela di essenza di trementina e solvente Damar. ( il solvente in quantità minore). Una parte della miscela si versa in un barattolo più piccolo. (servirà a diluire il colore, bagnandovi leggermente la punta del pennello.) In un altro barattolo si versa solo l’essenza di trementina, che servirà a pulire il pennello quando si passa da un colore all’altro.
In genere si comincia a dipingere dalla base, cioè dallo sfondo del dipinto per poi passare a rifinire i soggetti, e applicare le ombre e le sfumature. Il colore può essere applicato in tanti modi, con piccole pennellate incisive o con pennellate più ampie, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere.
Se si fa un errore si può asportare il colore con un mestichino, poi pulire con uno straccio e trementina e ridipingere la zona.

I colori sulla tavolozza, una volta finito di dipingere, vanno raschiati via prima con una spatola, e poi asportati con della carta resistente imbevuta di trementina.
I pennelli possono essere invece puliti con trementina e sapone di Marsiglia sotto l’acqua calda, oppure con la ragia minerale. Dopo averli sciacquati e asciugati si deve dar loro la forma originale con le dita.
E’ bene conservare i tubetti di colore lontano dalle fonti di calore.


Le parti in corsivo sono ricavate dal sito www.disegnamo.it
 
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