'Simbolo' vs/ 'Icona Piena' : uno spartiacque cruciale

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view post Posted on 16/11/2011, 03:43     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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EverLang è una Lingua A-simbolica: in essa, a differenza che in tutte le lingue esistenti ('artificiali' incluse), NON ESISTONO 'SIMBOLI', ossia non esistono elementi strutturali primarii (come le 'lettere' di un alfabeto, per esempio), che non corrispondano a 'Enti Reali'.

EverLang è una Lingua Olo-Iconica: solo le 'Icone', figurazioni sufficientemente riconoscibili di Enti Reali,hanno un essa il ruolo di elementi strutturali primarii.

Il 'Simbolo' è invariabilmente l'elemento-Base su cui si fondano tutte le lingue 'pittografiche' note -che siano state concepite appositamente così (come il Picto, o il LoCoS di Ota www.google.it/url?q=www.tama...44OtBy2zZPghSQA) o che siano la 'versione scritta' di lingue storiche, come la Egizia o la Cinese (almeno nelle primissime fasi).

Ci riferiremo però in particolare alle ConLangs, lingue 'costruite' appositamente, e al sottogruppo di quelle (come il LoCos o il Picto) concepite espressamente al fine di sostituire con serie di 'Simboli' -erroneamente ritenuti 'intuitivi' e di immediata/universale comprensione-, le tradizionali sequenze di 'lettere' dei varii 'alfabeti', in cui si trascrivono le lingue più diffuse (e in cui possono comunque trascriversi anche tutte le altre, volendolo; anche quelle 'ideografiche').

Nonostante il tentativo di svincolarsi dalla 'grafìa' in senso stretto, per sostiture gli 'astratti'' segni delle lettere con qualcosa che si vorrebbe invece concreto, 'visuale = evidente', nessuno di questi Sistemi Simbolici riesce in realtà a liberarsi dal retaggio della Arbitrarietà, che è poi la stessa che inesorabilmente affligge l'espressione del pensiero nella forma 'parlata', attraverso sequenze di 'suoni/fonemi'; dei quali'lettere/grafemi' sono (grosso modo) i corrispondenti nello scritto.

Né potrebbe esser diversamente; considerando che la Arbitrarietà permea la struttura stessa di ogni 'Lingua/Linguaggio' articolato, che la reca quindi invariabilmente con sé anche nella 'versione' scritta/grafica.

Nonostante la 'iconicità / raffigurazione verosimile' della frazione più 'concreta' del loro lessico (comunque stentata, e affetta anche questa da 'arbitrarietà' molto più di quanto non sembri). tutti questi Sistemi 'simbolici' debbono infatti affidarsi a mmagini convenzionali e arbitrarie' per esprimere tutto ciò che appena esuli dalla Categoria 'Oggetto /\ Visibile'.

Il concetto di Simbolo' (inteso nella definizione che ne dette Pierce), tanto comodo e flessibile per quanto ne concerne la 'ideazione', grazie alla sua natura Arbitraria poi --> Convenzionale, escogitabile e variabile quanto si vuole perché non (strettamente) vincolato alla Realtà, è però anche la vera causa del fallimento, sul nascere, di tutti questi tentativi 'Pitto-Linguistici', se proposti appena al di fuori di contesti di impiego ristretti e ben specifici (Codice della Strada, Codice dei Colori in Elettronica, ecc).

-Non è possibile trarre da ciò alcuna Lingua Articolata, 'completa'; né tantomento 'Universale'.

Vedremo invece come l'Elemento Base di EverLang, il suo 'mattone fondamentale', sia l'Icona : che nella stessa classificazione di Pierce si contrappone al 'Simbolo' per via del suo legame. sempre riconoscibile, con l'oggetto rappresentato.

Uso qui il termine Icona Piena, o più specificamente, Plero-Icona, proprio a sottolinearne la 'globalità', il suo esser veicolo sulla tela (o altro supporto espressivo) di tutte le caratteristiche che accompagnano, in Natura, l'Ente rappresentato (Animale, Pianta, parte/organo del corpo umano...)

Mentre una Icona è per definizione 'raffigurabile', -anzi è già in sé stessa la 'raffigurazione' compiuta di un Ente reale-, un "Simbolo" non lo è mai.

Un Simbolo può sì "RAPPRESENTARE", ma non "RAFFIGURARE"; ciò semplicemente perché non esiste 'Là Fuori", non è cioè a priori un "oggetto" nella Realtà.

Non avrebbe quindi neppure senso, a rigor di logica, parlare di 'raffigurazione' a proposito di un 'Simbolo'.

Un Simbolo 'nasce' assieme alla figurazione (convenzionale) che si decide di attribuire, arbitrariamente,a questa o a quell'idea astratta. Nasce là, e solo in quel momento; e non c'è nulla 'prima'.



-Possiamo sì rappresentare un "oggetto-simbolo", esempio un "Cuore" per indicare "Amore, Affetto, ecc";
ma questa è una scelta arbitraria,
quasi quanto lo è quella -usuale- di rappresentare questa stessa idea attraverso la sequenza "A-M-O-R-E", oppure "L-O-V-E", oppure "L-I-E-B-E" ecc ecc,tutte inesorabilmente limitate dall'essere "convenzionali" e "arbitrarie", contingenti al luogo/tempo della Cultura cui appartengono, senza mai alcun legame "necessario" e naturale con ciò che esprimono.

E in effetti, le stesse 'lettere' possono già consierarsi dei 'Simboli', perché prive di qualunque riferimento oggettivo con la realtà degli oggetti/concetti che concorrono a esprimere, combinandosi in 'parole' di senso compiuto (ma arbitrario, proprio per questo).

E' solo illusoria, l'idea che il 'simbolo-Cuore' ('simbolo', già perché il 'cuore-organo' ha una forma moto diversa) sia davvero 'universale'; lo è, perché 'trasmesso', ma non perché quella 'forma' abbia alcun 'legame naturale' con l'emozione cui viene usualmente riferita.

E' semplicemente una convenzione (su base arbitraria), che si differenzia dalle altre solo perché più estesa è la sua 'condivisione' nell'umanità attuale; solo perché, accidentalmente, i 'confini geografici' della sua comprensibilità sono senza dubbio più estesi di quelle della convenzione /L-O-V-E, e ancor più di quelli della convenzione / A-M-O-R-E (e molto più di quelli della convenzione / 'M-A-R' , che è 'amore' in Shilluk, lingua nota solo presso una piccola popolazione africana).

MA SEMPRE DI UNA CONVENZIONE' SI TRATTA; che questa poi sia più o meno diffusa al momento attuale.
SEMPRE E COMUNQUE ARBITRARIO ne è il legame con il 'significato' di 'Amore'; nulla in Natura imporrebbe questo nesso, deciso da qualcuno, diciamo così, 'fantasiosamente'.

E' comunque da osservare che, in questo specifico caso, 'Cuore" ha sì, almeno un vago legame "parzialmente naturale" con "Amore" e stati d'animo simili (ma anche molto dissimili, n.b.): perché "si sente qualcosa lì" in corrispondenza di quell'emozione-sentimento. Ma "cuore" da solo non garantisce nulla; e quando lo rappresentiamo con questo intento comunicativo, la sua icona non ci dice a QUALE aspetto-funzione-stato dell'organo ci stiamo riferendo!

Così, un Sistema Semiotico Universale può sì adottare e utilizzare "Cuore", ma nella sua Totalità, ossia come Icona Piena; e definendone però di volta in volta, e traendone, di volta in volta, significati diversi.

Per esempio, se lo associo al Polpo, (e poi a QUEL particolare polpo -Ameloctopus- che ha tentacoli auto-amputabili), ne farò emergere il senso di "Visibile" :
-Ma se invece gli associo "Strophanthus" (pianta simile all'Oleandro e dal potente veleno cardiotonico), ne otterrò il senso di -"Potenziare, ma con rischio di catastrofe (=morte) se si eccede"- , riferendomi, con ciò, null'altro che agli "effetti reali" fisiologici che ha sul Cuore quella particolare pianta (rappresentabile nel quadro come tale, o attraverso opportune combinazioni di Coordinate Semiotrope).

Edited by fabrizio3 - 29/1/2013, 16:00
 
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