Trasversalità artistica di EverLang

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view post Posted on 7/10/2011, 19:07     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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Nata come progetto di ricerca linguistica pura e con fini squisitamente glossopoietici (= di creazione di una Lingua), EverLang si è immediatamente rivelata come possibile 'ponte' tra il Linguaggio Verbale vero e proprio, e le Arti Figurative.

La sua matrice semantica, costruita unicamente da Enti Reali/Naturali (e quindi direttamente raffigurabili), come specie Animali e Vegetali, me la svelò subito al suo nascere come la prima Lingua capace -almeno in potenza- di rendere in modo 'visualmente conforme' un messaggio 'verbale' vero e proprio; con tutte le possibili sfumature e modulazioni del medesimo, fino alla Poesia.

Ciò è reso possibile dalla sua concezione di fondo, che codifica contenuti linguistici sotto forma di Modelli Naturali, individuando di volta in volta 'significati' negli innumerevoli Modi di Essere/Relazioni dinamiche esistenti in Natura; tanto nei rapporti tra Specie e Individui, quanto nella variabilità interna propria degli individui stessi.

Riportare sulla tela (o altro supporto) le Icone (=immagini più o meno 'realistiche/riconoscibili') di questi Enti /Protagonisti naturali -Animali, Piante, Organi-, non fa che 'proiettare' sul supporto, facendole proprie e 'riproponendole'. le Relazioni che in Natura intercorrono tra di loro : 'referenti reali' della nostre immagini.

Al variare di questi, varierà il 'significato' della Relazione; e varierà quindi, parallelamente, il Significato che una specifica Opera esprime.

Il tessuto figurativo di ogni Opera diventa così, in un certo senso, lo 'specchio', il 'modello iconico/grafico', di Relazioni già sussistenti 'Là Fuori', in Natura, nella realtà oggettiva e tangibile del Mondo Vivente; e i diversi Enti chiamati di volta in volta a prendervi parte determineranno, con la loro natura e identità specifica, 'relazioni' di volta in volta diverse; e, con esse, determineranno 'che cosa significa' l'Opera stessa.

-Prima ancora che lo studio della Natura e la riflessione ci portino a individuare una Combinazione, un 'rapporto significativo', e la pratica artistica lo riproponga su tela o altro supporto, questo 'rapporto' esiste giù in Natura, come concreto Modo di Essere/Interagire che lega 'in un determinato modo' quegli Enti reali, poi raffigurati insieme nelle Opere.
Ed è proprio la natura oggettiva dei loro rapporti, a costituire l'essenza di EverLang; un'Essenza di 'Significato', universale e perenne, che *già* sussiste, prima ancora della sua 'realizzazione' in una qualsivoglia veste visuale/plastica e quindi 'artistica'.
sotto forma di Opera compiuta.

La caratteristica precipua di EverLang, il Tratto più notevole della sua fenomenologia artistica applicata, è quindi nel conservare la propria identità indipendentemente dalle modalità tecnico /formali attraverso cui un'Opera si realizza.

Tutto ciò che è 'visibile', quindi 'figurabile', è anche suscettibile di modulazione artistica; di qualunque genere essa sia.

Di qui, la valenza 'artistica' di EverLang.


L'identità di fondo di EverLang è però di natura prettamente 'linguistica', perciò concettuale/profonda. Essa trascende quindi le modalità della Rappresentazione, che -in quanto site 'alla superficie'- lasciano pressoché immutata tale struttura profonda, e possono dunque 'permettersi' di esser cangianti e mutevoli quanto si vuole.


Realizzare un'Opera in EverLang, non significa insomma doversi esprimere all'interno dei canoni formali di un dato 'stile' appositamente concepito e imposto, né in quelli di un orientamento stilistico di massima, come quelli con cui possono identificarsi le più note 'correnti' artistiche.

Ciò che conferisce il carattere 'EverLang' a un'Opera, in definitiva, non è da ricercare nell'ossequio a questa o a quella serie di princìpii formali tecnico / stilistici predefiniti, di criteri di raffigurazione, di uso del colore ecc ecc... La sua identità è invece sita a un livello molto più profondo, basale, di 'Organizzazione dei Contenuti'.
Questi ultimi sono attinti dal Mondo Reale/Naturale (Vivente, per la quasi totalità) e acquisiti alle Opere sotto forma di icone: immagini (più o meno) riconoscibili degli Enti Naturali usati per esprimere il 'significato' che di volta in volta si richiede.
Così, le relazioni-tipo sussistenti tra questi in Natura, vengono 'riportate' nella struttura dell'Opera, ora dotate di senso linguistico vero e proprio.

Ciò che caratterizza il creare in EverLang (nella prima fase, concettuale) è anzitutto il cogliere rapporti significativi (anche nelle 'forme') naturali, strutturarli in forma articolata/linguistica, quindi impiegarli per 'aggiungere una Dimensione Linguistica' alla tradizionale Arte Figurativa.

Ed è in questa infrastruttura linguistica sensu stricto, che consiste la natura di EverLang.

E questa base linguistica non rimane isolata, per proprio conto, come un inorganico telaio o supporto statico, ma interagisce con le diverse, virtualmente infinite realizzazioni pittoriche/plastiche di cui è suscettibile. Gli intrecci tra 'contenuto' profondo e 'forma' (stilematica) superficiale vengono a costituire un Complesso organico, un Sistema dotato di 'Proprietà Emergenti' del tutto nuove, le cui potenzialità restano ancora tutte interamente da esplorare.


-Ma se a 'dare identità di EverLang' a una serie di Opere non è l'aderenza delle stesse a un medesimo canone stilistico 'di superficie', bensì la presenza di questa Struttura (linguistica) di base che le 'lega' e le accomuna nel profondo del Senso, ne deriva che qualsiasi Opera, che nasca e si basi su questa 'intelaiatura comune' di fondo, può poi svilupparsi secondo qualunque canone 'stilistico' di superficie. Restando comunque nell'ambito di EverLang.

(Ma qualsiasi 'EverLanger' può contribuire anche occupandosi solo di una delle fase della Realizzazione -per es., solo della fase Biologico/Biosemiotica, della fase linguistico / filosofica di organizzazione e validazione dei contenuti, ma anche della sola fase finale, quella 'esecutiva' della pittura; anzi EverLang, per la Metadisciplinarietà che la caratterizza, offre la possibilità di contribuire/interagire dalle più diverse angolature).

Se -per riprendere l'esempio dell'altro topic- un Artista decide di esprimere l'idea primaria di 'detergere, pulire' ricorrendo, secondo la filosofia di EverLang, a un Modello naturale che 'racchiude' quest'idea ( come per esempio - Lingua*Occhio*Geco, perché 'il Geco usa la lingua per *pulire* gli occhi), l'Opera EverLang vedrà comparire questi tre elementi (ed eventuali altri).... ma non ha poi alcuna importanza, che questi siano in pratica 'realizzati' secondo modalità proprie dell'Iperrealismo, per esempio, o invece del Cubismo, o del Surrealismo, o del Futurismo, o dell'Impressionismo, o nello stile 'fumettistico' della Pop-Art... per non parlare di 'stili' individuali, variabili senza limiti.

-Così, è possibilissimo rappresentare 'in EverLang' l'idea di 'pulire' (per restare alla combinazione di Attanti / icone suggerita, ma altre sono possibili), con /Lingua/, /Occhio/, /Geco/, sia che si realizzi ciascuna di queste immagini secondo stilemi 'cubisti', o 'surrealisti', o 'iperrealisti', o 'neo-classici' ecc ecc...

Non ci sono limiti in questo senso, insomma; purché sia conservata, almeno in parte, la 'riconoscibilità' dell'Icona, la sua 'corrispondenza' all'Ente Reale a cui intendiamo riferirla.

Il 'Geco' può esser rappresentato, per es. imitando addirittura lo stile di un classico 'Dragone Cinese' (fantasioso quindi, puché dai tratti essenziali 'si capisca' ancora che stiamo alludendo a un Geco), come pure da una realistica e nitidissima fotografia dell'animale medesimo, da comporre magari in 'collage' con le altre Immagini necessarie alla Relazione.
Similmente, /Occhio/ può essere raffigurato (preferibilmente 'umano', per 'neutralità semiotica' che spiegherò), in modo realistico o viceversa fantasioso, ispirato a questo o quello stile; dall'immagine fotografica un occhio 'seducente', truccato, come quelli dei messaggi pubblicitarii, a una scarna, 'tetra' figura schematica 'da tavola anatomica' del medesimo organo.


Allo stesso modo, irrilevante è la Tecnica utilizzata: che si usi olio o acquerello, o materiali dei più insoliti, a realizzare un'Opera polimaterica; che si realizzi un dipinto, una scultura o una composizione, dal punto di vista di EverLang è tutto egualmente ammesso.

Anche 'collage' fotografici (o comunque opere derivate da elaborazione di fotografie) sono egualmente validi, come già accennato; se -nell'esempio ricorrente- un 'collage integralmente fotografico' riportasse immagini di /Occhio/, /Geco/ e /Lingua/, anche qui libero restandone lo stile, esso avrà lo stesso 'Significato Linguistico' (e quindi la stessa appartenenza a EverLang) di qualunque Opera pittorica che raffiguri, anch'essa nel proprio stile, gli stessi tre soggetti: Attanti, 'Protagonisti' della Relazione Naturale 'significante' e presa a modello di 'pulire'.

"EverLang" risiede insomma nella Intelaiatura di Fondo, nella Matrice Linguistica (in senso stretto) che nessuna forma di Arte Figurativa possiede, ma che proprio in virtù di questo può essere agevolmente 'inserita', senza che ciò determini incompatibilità o 'crisi di rigetto' di sorta, nell'ambito stilistico di qualunque 'corrente', accomunandole e connettendole tutte grazie a un trait d'union universale; senza affatto intaccare l'identità e l'originalità formale di ciascuna di esse

Ogni Artista può quindi 'aderire' a EverLang, senza punto modificare né rinunciare a nulla del proprio 'stile' .

-In pratica, solo l'Astrattismo 'puro' è incompatibile con Everlang: è inevitabile, perché essa si basa, in senso linguistico, su modelli 'naturali' e quindi reali, e trae forza dalla 'raffigurabilità' degli stessi per trasporre significati linguistici sotto sembianti 'concreti'. Una forma artistica che tronchi qualsiasi riferimento con la Realtà, interromperebbe proprio questo fondamentale apporto.
Ma se per 'Astratto' si intendono forme molto stilizzate, essenziali, minimaliste, anche 'infantili', più o meno artefatte ma ancora riconoscibili, i princìpii di EverLang possono risultare ugualmente applicabili, almeno entro certi limiti.

Edited by fabrizio3 - 11/4/2017, 02:59
 
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