I membri delle assocazioni dei consumatori la vedono da un punto di vista per cui, siccome (kara) gli OGM sono un pericolo, si (deve ) dichiarare in etichetta; il punto di vista degli esponenti delle industrie alimentari è quello di dire ,'' indichiamo (in etichetta) , come requisito, il fatto che il Paese li riconosca ''sicuri'' .
Le industrie alimentari, che hanno un diretto rapporto quotidiano con i consumatori, in che modo verranno incontro ai criterii di etichettamento?
Nell'estate di quest'anno, l'Asahi Shinbun sottopose un questionario (ankeeto) sulla condizione effettiva ( stato delle cose) dell'etichettamento, alle maggiori 大手 cinquanta ditte alimentari 食品流通五十社 , e come esito, già appena (ridotte a ) tre, erano le ditte che indicavano ''Senza utilizzo di OGM'' .
Anche con le linee guida d'ora in avanti (adottate), solo due cooperative 生協
hanno risposto ''ampliamento'', 拡充 , 15 società hanno risposto ''in ottemperanza al Paese / Governo'', sette hanno risposto ''inziamo'', 5 ''in corso di esame'', 5 ''non lo facciamo''; e oltre a queste, 15 non hanno risposto all'inchiesta(Mukaitou).
専務理事
'Prendiamo atto del fatto che esiste un'intenzione dei consumatori, di ''voler evitare i cibi OGM'', (dice) il direttore del dipartimento specializzato del ''centro Alimenti'' della commissione del Ministero dell'Agricoltura ***(??), Nagami Yasuyuki.
''Vogliamo provvedere/fornire (teikyuu) delle etichette ''facoltative'' (nin'i) (????::::
-Però, mentre dice così (Ito iitsutsu mo) , ''le ispezioni e le ''distinzioni'' andranno ad avere dei costi extra, e trattandosi di un mondo in cui prevalgono le piccole e le medie imprese, fino a che punto ciò potrebbe ripercuotersi sul costo finale dei prodotti?
Edited by fabrizio3 - 26/11/2013, 18:34