Posts written by fabrizio3

view post Posted: 27/12/2012, 04:04     Persiano - alcune parole e frasi - Off-Topic
rispondo alle tue domande più specifiche, e ti linko alcune pagine utili :)
Ma penso che se ti interessa in generale, faresti bene a partire dalla grammatica di base, che per noi non è molto ostica, essendo abbastanza 'familiare' (il Persiano è una lingua indoeuropea, anche se ha molti vocaboli arabi e ne usa la grafìa, sia pure alterata e con pronuncia diversii.

Il verbo Essere è vario, irregolare come nelle lingue europee, a cui somiglia molto.
ام ای است ایم اید اند
Aem, Ei, Aest; Iim, Iid, Aend è il Presente.Bouden è l'infinito, da cui si ricava il passato Boudem, Boudii, Boud; Boudiim, Boudiid, Boudend. (è affine a 'to Be'', e al Russo ''Byti'' )



''Avere'' è داشتن Dashten ; col tema del Presente, Daar- : Daarem, Darii, Daared; Dariim, Dariid, Daarend.
Spesso si incontra però come ausiliare, che forma verbi da sostantivi; per es, da دوست Doust (amico, amato) + Dashten , Doust dashten = amare. Doust daarem = io amo; دوستت دارم Doost-et daarem = ti amo (-et è il pronome ''te'', usato come suffisso) ; così, Doust-em darii = tu mi ami (-em = me, come suffisso).
Si può trovare, come altri verbi, col prefisso mii- che indica continuità d'azione; quindi, Doust daarem, ma anche Dost miidaarem. (Miidaarii, Miidaared, ecc....)
Dasht- è il tema del Passato: ''io ti amai'' sarebbe Doust-et Dasht-em; ''tu mi amasti'', Doust-em Dasht-ii, ecc ecc...
''Piacere'', si può usare lo stesso verbo; mentre più esattamente,, ''amare'' è عشق داشتن AeshGH- Dashten (anche qui trovi lo stesso Dashten, come ausiliare ''Amore+avere'' )

''Potere'', nel senso di ''esser capace'', è توانستن Tovaanisten ; tema presente Tovaan- .
''Io posso fare questo lavoro'' این کار می توانم کرد Iin Kaar mii - tovaan-em kerd = questo - lavoro - posso - fare (kerd è tema Passato di Kerd-en, ''fare, costruire'', che al presente ha il tema Kon- ).

''Volere'', Kh(w)aasten , خواستن tema Presente : Kh(w)ah- ; io voglio, (Mii)Kh(w)aah-em
Voglio fare questo lavoro این کار را می خواهم کرد Iin Kaar-ra mii-kh(w)aahem kerd -Ra è una particella che indica il Complemento oggetto (a volte dativo, ecc) ma non si usa sempre; in genere, indica maggior ''determinazione''.

Come : چطور Ché-tour? se interrogativo (= quale modo?); چون choun ''come'', چنانکه chounAnKé ''come .quel.che'', inidica somiglianza:

می گذشت چنانکه می گذرد با د بدشت
Mii-gozesht, chounAnKé mii-gozerd Baad be-desht

''Passò, come passa il vento nel deserto''
( Gozesht- passò, tema ''nudo'' del Passato; Gozer- tema del presente); Baad = vento; bé- = in , verso; Desht = deserto, pianura.

Choun può indicare anche ''quando''; del resto pure in italiano, diciamo '' *come arrivo, ti chiamo'', per dire *quando arrivo...''

Quando : وقتی که veGHti-ké = al tempo che (waqt è arabo; -i è la ''izafet di relativo'', la izafet è una congiunzione che in Persiano ha molte funzioni): زمان که zamaan-i ké, lo stesso, ma zemaan è ''tempo'' come vocabolo nativo persiano.
چه وقت Ché -veGHt? = quando?, = ''che / quale tempo''?

Perché?... چرا chéraa ? Perché... زیرا zyaraa... oppure سبب که sabab-i ké (sabab = causa, motivo, in Arabo).

Che cosa? چه چیز ché chiiz? Che cosa vuoi / volete? چه چیز می خواهید ché chiiz mii-kh(w)aahiid ?

Dove? کجا kujaa? (verso) dove? بکجا bé-kujaa?
-Dove... (l posto, dove...) = جایی که jaa-yii- ké...

Chi? کی Kiy ? (etimologia indoeuropea evidente, come Ké = che )

Oggi = امروز Imrouz;
Ieri = دیروز diirouz;
Domani = فردا ferdaa

Destra = راست raast (anche ''giusto'', come ''right'' in inglese, cui è affine etimologicamente);
Sinistra = چپ chep;

Qui = اینجا Iinjaa (questo-luogo);
Là = آنجا Aanjaa (quel-luogo)

Sto bene : خوشحالم Khoush Haalem (Khoush = bello; Haal (arabo) = condizione, stato; -em = ''io sto/sono'');

Sono felice : خوشدلم KhoushDilem - come sopra, ma DiL = ''cuore'', animo ecc...

Sto male : بد حالم bed Haal-em (bad/bed = male; come in inglese, anche se è così ''in origine'', non è un prestito).

Sono triste : غمگینم GHemghiin-em;
غمگین چو پاییزم Ghemghiin chou paayez-em ( chou = choun ''come'', abbreviato; Paayez = autunno; e il verbo ''essere''/sono, come suffisso, si sposta qui, sull'ultima parola; ''Triste, come autunno-sono''
www.flickriver.com/photos/panteno/6461924107/


Non parlo bene il Persiano = فارسی خوب صحبت نمیکنم Farsii khoub seHbet ne-mii-konem
Ne? = non ; mii = tempo continuato; kon-em = ''faccio''; seHbet - kerden = ''parola-fare'' = parlare.

Parli/parlate inglese? آیا شما انگلیسی صحبت می کنند Aoyaa shomaa Ingliis seHbet mii koniid?
Aoyaa = introduce una interrogativa; shomaa = voi (anche Lei, cortese).

Il plurale si forma, detto in modo semplice, aggiungendo ai nomi -Aan (solo se animati), oppure -Haa.

Come ti chiami ? اسم شما چیست Iism-i shomaa chiist? Nome-di voi, quale - è? (Ism = nome, è arabo; in persiano c'è anche Naam, parola di etimo indoeuropeo);

Buon giorno صبح بخیر sobH Kheir (di origine araba);

Buona sera عصر بخیر 3asr kheir (anche questo arabo);

Qui trovi una lista di formule di saluto e presentazione; non sono spiegate, ma se hai dubbi, posso ''analizzarti'' una singola frase, spiegandoti la funzione specifica di ogni parola; domanda pure!

www.linguanaut.com/english_farsi.htm
Sullo stesso sito, ci sono pagine introduttive generiche sulla lingua.

Numeri : http://sites.la.utexas.edu/persian_online_...rces/numbers-1/

Anche questi sono utili;

www.easypersian.com/farsi/lesson-1/

http://sites.la.utexas.edu/persian_online_resources/

Edited by fabrizio3 - 23/10/2017, 02:22
view post Posted: 2/12/2012, 21:22     SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA LINGUA UNIVERSALE? - Riflessioni Varie
E' importante infatti mantenersi sempre disponibili, elastici e pronti a ''mettere in discussione'' ciò che ci avevano insegnato, e che davamo per scontato :) E il poter constatare di persona vale poi più di infinite spiegazioni astratte!
Mi dispiace se mi sono espresso in modo poco chiaro... :( Non credo sia una questione di ''conoscenza'', perché anche tu ne hai, diversa (e questo è un apporto prezioso :) ) -ma la colpa è della mia mancanza di chiarezza :( spesso per voler esser sicuro di farmi capire, divento troppo preciso, ripeto sottolineo ecc ecc, e ...diventa tutto più confuso, al contrario! :(
Dovrei rivedere tutti i post di questo forum (e non sono qui), troppo ci sarebbe da semplificare e snellire... :unsure: ma se ci ''rimetto le mani'', sicuro che riesco a ingarbugliare anche peggio di com'era :lol:

Sicuro che approfondiremo (anche a voce, appena riusciamo a incontrarci!), se hai un tema specifico apri pure un topic qui, appena vedo rispondo :)
Ricambia da parte mia i saluti a Naika, e ...ai cagnolini da parte di Toy :wub: :lol:
view post Posted: 2/12/2012, 15:35     SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA LINGUA UNIVERSALE? - Riflessioni Varie
ciao Andrea,
sì ti avevo riconosciuto subito :) dalla volta che ti indirizzai sul topic di quelle conchiglie, la sera vidi un utente ''nuovo'' che leggeva, e che era anche su un forum di subacquea... non potevi che essere tu :) (da allora non vi ho più incontrati, tra maltempo e forse orarii alterati...)

Il ragionamento che avvii sarebbe molto lungo/complesso... :wacko: ma sempre ottimo come spunto, poi si arriva fin dove si riesce!

Anzitutto, oggi è divenuto comune parlare della Bibbia con sufficienza o disprezzo; anche se mi giudico aconfessionale, critico questo atteggiamento, spesso molto superficiale.

All'opposto, poi, ci si forza a leggervi contenuti arcani (per es. nelle combinazioni delle lettere, ecc), e forse anche questo è eccessivo -ma alla fine non possiamo esser certi neppure di questo ;)

Resta in ogni caso, come tu dici un Documento fondamentale; composto da contributi sicuramente distribuiti nel tempo, ma sempre ''Documento'' resta!

Un documento credo in parte storico, in parte ''psico-antropologico'', nel senso che anche ciò che forse non ha riscontro o validazione ''storica'' (come la Creazione in sei giorni), è comunque importante, perché ci porta a riflettere sul ''come/perché'', gli uomini che scrissero quelle pagine, concepirono quelle idee; e si tratta di una questione per nulla banale!!

Così, è verosimile che ci sia stata una fase inziale, in cui i pochi umani viventi, da poco sviluppato il Linguaggio, avessero ''tutti una stessa lingua'', sia pure abbastanza indeterminata / rudimentale, in quella fase
(ne scrissi anche qui https://everlangart.forumfree.it/?t=59719332 e qui https://everlangart.forumfree.it/?t=60849673 , https://everlangart.forumfree.it/?t=60849596 )

Mentre credo che sia Mito, o wishful thinking (nel senso di pensare ciò che ci fa star meglio), che quella prima umanità vivesse in condizioni ''idilliache''.
E' vero che neppure oggi ci si vive (anzi... :( ) ma la differenza, è che il ''male'' di oggi non è (solo) quello imposto dalla Natura ostile (fame, freddo, malattie ecc), in parte superato, ma quello che, assurdamente, l'umanità ...'''infligge a sé stessa', volontariamente '!! :angry:

Questo è complesso da analizzare; ma è comprensibile che spinga a idealizzare un ''Passato Migliore'', quasi come un riscatto ormai però impossibile :(

Poi è verissimo, come dici, che ''parlare la stessa lingua'' o ''vivere sullo stesso pianerottolo'' non implica che ci si complrenda di più; anzi, la ''vicinanza'' spesso, spessissimo è la miccia che accende conflitti! :o:

Puoi trovare qualcuno ''con idee/valori'' simili, al capo opposto della Terra, o qualcuno opposto a te, che ti è invece ''vicino'', sia come luogo che come ''etnicità'' che come cultura appresa e lingua parlata, in effetti!

Che le Lingue si siano ''diversificate'', obbedisce a una Logica che è la stessa che ha portato le Specie Viventi a diversificarsi; in questo caso però, può essere un ''Bene'' = aumento di Diversità, e in parte anche un Male = barriere tra persone potenzialmente ''compatibili''.

La Varietà in sé è preziosa; solo, la Diversità non dovrebbe tradursi in una sterile conflittualità senza fine, come invece generalmente accade....
Qui scrissi della similitudine tra Biodiversità, e Diversità tra le lingue : https://everlangart.forumfree.it/?t=59719241 )

Poi un capitolo a sé merita il discutere, su come far ''sopravvivere la Diversità'' individuale (cosa fondamentale), nell'ambito di una ipotetica ''unicità'' di orientamenti / valori di base!
Su questo argomento, varrebbe la pena di aprire un topic a sé perché è molto articolato :)

Edited by fabrizio3 - 2/12/2012, 15:53
view post Posted: 2/12/2012, 00:21     +1SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA LINGUA UNIVERSALE? - Riflessioni Varie
Ciao Andrea, bentrovato :D

Dici una lingua universale ''vera e propria'', o in generale (tipo ''linguaggio non verbale", espressioni ecc ecc)?
scrivi pure...e grazie per il tuo intervento :)
view post Posted: 23/10/2012, 03:31     Canzone Coreana - Off-Topic
이젠 기억나지 않아.
멀리서 너만을 바라보던 Blue Days
이끌리던 stage
화려함에 가리네
세상의 많은 별들보다 (shining my love)
조그만 가슴의 소리가
언젠가 느낄 수 있기에 (dreaming my heart) just I pray for you
darling
파란 날의 내게서 별이 될 수 있게 손을 내밀어(?었)죠
스쳐지나가는 날의 또 다른 내게 웃음 짓게
하얀 우주 아래서 반짝이는 나를 찾을 수 있도록
나만을 바라봐줘요
내가 (? 네) 스타가 되고 싶어요
I wanna be your STAR


Più non riaffiora adesso la memoria,
Dei dì lontani, che solo Te vedevo;
Giorni Blu.
Palcoscenico, ch'era a me di guida
che di magnificenza sua spiccava,
più d'ogni stella al mondo, rifulgente
(shining my love)

Voce del cuore mio, appena un poco...
in sé a poter sentire, prima o poi.
(dreaming my heart, I just pray for you),
darling


-Nei giorni blu, le mani a me tendevi,
come potessi stella divenire.

Con un sorriso, all'altro me, dei giorni,
che sfiorandoci passano e van via;

Bianco Universo ... come a poter trovarmi,
trovare me, che in grembo suo sfavillo
-Me sol guarda, ti prego, me soltanto!
La stella tua, io bramo diventar...


Edited by fabrizio3 - 27/10/2012, 14:48
view post Posted: 18/10/2012, 21:34     SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA LINGUA UNIVERSALE? - Riflessioni Varie
(Da una mia risposta su Yahoo!answers 8 marzo 2012 www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=latt...P91tA4BHT0UYgzg )

SECONDO VOI SAREBBE POSSIBILE CREARE UNA LINGUA UNIVERSALE?
una sorta di lingua che venga parlata ed insegnata in tutto il mondo e che metta insieme tutti gli aspetti linguistico-culturali dei vari idiomi.


la questione mi interessa molto, perché è al centro di una mia ricerca trans-disciplinare, volta appunto a creare una 'lingua' del genere.



Non so qui esattamente in che modo tu intenda questa 'universalità' : di sicuro non potrebbe veder riuniti tutti i varii aspetti delle lingue esistenti, perché spesso reciprocamente incompatibili, già a un livello di prima organizzazione.
Una frase in Turco (o Coreano, Giapponese ecc, ma anche Hindi tra le indoeuropee) è costruita in modo esattamente opposto rispetto al nostro...

.-Diverso è immaginare un maggior interscambio di 'unità semplici', ossia singoli vocaboli o anche brevi espressioni idiomatiche. In teoria, pur conservando la propria struttura grammaticale e sintattica, ogni lingua può incorporare vocaboli di lingue anche strutturalmente (e fileticamente) assai distanti,

In una prospettiva puramente teorica, ciascuna lingua potrebbe far proprio (con i dovuti adattamenti fonetico/morfologici) il lessico di tutte le altre lingue esistenti....

Questo creerebbe anzitutto problemi di sinonimia, perché inevitabilmente molte parole affluenti da lingue diverse finirebbero per avere pronuncia identica ad altre già presenti nella lingua ricevente (e il tutto da immaginarsi come globalmente reciproco); per es. -approssimandone la pronuncia- 'Kama' potrebbe essere 'come', se viene dalla lingua araba; ma potrebbe essere 'forno', se viene da Coreano (가마); oppure 'passione', se preso dal Sanscrito ( काम con a lunga), mentre dal Giapponese già arriverebbe carico dei sinonimi (vocali) che lo caratterizzano in quella lingua (fornace, accetta, rospo...).
In pratica si accentuerebbe un 'problema', con cui però già oggi e da sempre tutte le lingue si confrontano con successo.
Un simile, ipotetico 'meticciamento' (già attualmente in corso, e di sicuro facilitato dai conttatti ormai globali), giunto a un certo punto prenderebbe ad auto-limitarsi, proprio grazie a meccanismi identici a quelli che già rendono gestibile il fenomeno nell'ambito delle singole lingue.

In ipotesi, alcuni termini prenderebbero il sopravvento (per es, il concetto x dalla lingua A, il concetto y dalla lingua B ), e diverrebbero quelli più correnti nell'uso, senza che la diversità delle rispettive origini sia di ostacolo.

Ovviamente sarebbero le lingue più 'presenti' sulla scena mondiale, quelle a contribuire in modo più determinante.
Tuttavia, come spiegai mesi fa, usare 'la stessa parola ma adottandola da una lingua diversa' non significa soltanto usare un sinonimo, perdipiù inutile o inelegante; può invece significare che si sta 'connotando' quel concetto, nell'ambito di una diversa cultura.
-Può sembrare una 'moda' se un vocabolo, riferito a un concetto universale come 'latte' è detto 'miruku' (da milk) in Giapponese, pur esistendo termini nativi (almeno per latte materno); ma in realtà, 'miruku' non è solo 'latte-oggetto', ma 'latte' associato alla cultura (occidentale) di alimento per la prima colazione, usanza 'nuova' per la società giapponese.
Così, 'beddo' è bed, letto 'occidentale', diverso dal locale 'nedoko' (non rialzato, ad es); eppure, in una stessa casa potrebbero esserci un 'beddo' e un 'nedoko', anche se la funzione è la stessa.

Se intendi una Lingua Universale come superamento di tutti i particolarismi culturali, il limite resta quello della 'Arbitrarietà': in tutte le lingue, anche artificiali (ma anche nella formalizzazione di concetti universali, come quelli matematici e fisici), domina infatti la natura 'immotivata', appunto arbitraria, del Segno Linguistico.
Tutti i tentativi di 'lingue universali', a partire da quello della 'Caratteristica Universale' di Leibniz, si sono scontrati con questo problema; in pratica, sostituire un insieme di forme e regole d'uso 'arbitrarie', valide solo in forza di una convenzione tra i parlanti, con un'altra serie di convenzioni, creata da un singolo o da molti, ma ancora e sempre arbitraria.

Il superamento della c.d. Arbitrarietà del Segno è un problema che sto affrontando con le mie ricerche, volte proprio a creare una 'Lingua Universale' -detta EverLang, perché perenne- interamente costruita su elementi reali=non arbitrarii. Ma oltre alla difficoltà del progetto, la mia sarebbe una 'Interlingua' di tipo culturale, non 'parlata' correntemente e non intesa come sostituto di nessuna lingua esistente.
-Ma in questo senso,il progetto appare pienamente realizzabile; e anche soltanto questa sua natura universale/ atemporale, svincolata da ogni convenzione umana, 'neutrale' rispetto a questa o a quella cultura, lo rendono degno di interesse, fosse anche soltanto ideale.

Valutazione del richiedente: complimenti! una risposta molto esauriente che fa nascere in me altre domande( da buona risposta quale è stimola la curiosità e l'interesse) a cui spero di trovare risposta sul tuo sito.

Edited by fabrizio3 - 27/10/2017, 23:29
view post Posted: 18/10/2012, 21:30     Perché in Giapponese si usano spesso parole inglesi? - Riflessioni Varie
(Da una mia risposta su yahoo!answers www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=latt...y6kPjvOUOBxsg1g )


Perché molte volte i Giapponesi usano parole Inglesi?

una motivazione fondamentale è quella che Arianna ha già espresso molto bene, e che vale un po' per tutte le lingue. Nello stesso Giapponese, si introdussero vocaboli cinesi (lingua totalmente estranea al Giapponese, in origine, almeno tanto quanto lo è quella Inglese!), a opera di 'dotti', che in tal modo distinguevano il proprio stile, più raffinato e aulico, da quello del volgo, oltre a introdurre per necessità pratica nuovi vocaboli, più adatti a esprimere concetti neo-acquisiti. Lo stesso accadde anche in Latino (e lingue derivate -il processo continua), con l'adozione di vocaboli di etimo greco, o di neologismi coniati a partire da radici greche. O per l'Arabo, la cui influenza culturale ha inciso profondamente nel lessico di lingue diversissime, tra di loro e dall'Arabo stesso (KiSwahili in Africa, Malese, Turco, Persiano in Asia...)



-Nel caso di molti recenti anglicismi giapponesi (e non solo), al di là delle 'mode' c'è un fattore culturale forte, da non trascurare.
Vediamo infatti usare con disinvoltura vocaboli 'occidentali', anche per oggetti/concetti quotidiani, che rapidamente rimpiazzano i termini nativi (o quelli cinesi, ormai però 'naturalizzati').

Non si tratta però in questo caso di semplice 'snobismo' o di 'moda': se è pur vero che può parere inopportuno e inutile sostituire con 'beddo' ベッド (da 'bed') il termine nativo 'nedoko' 寝床 (o shindai,寝台 ecc), è anche vero che 'beddo' è, ''concretamente', qualcosa di molto diverso da 'nedoko' (il letto classico giapponese, 'basso' e con altre caratteristiche sui generis).

Come neppure noi per converso tradurremmo 'kimono' 着物 (da Ki(ru) 着る= vestire + 'Mono' 物= oggetto), con 'vestito', perché 'kimono' è *quel* particolare abito, fatto in *quel* particolare modo, e proprio di *quella* cultura. Possiamo sì, categorizzarlo tra gli innumerevoli 'iponimi' del concetto universale di 'Vestito'; ma pretendere di tradurre 'Kimomo = 'vestito' sarebbe grossolanamente erroneo...

I Giapponesi indicano oggi il latte con 'miruku', ミルク adattamento fonetico di 'milk'. Anche qui non si tratta di 'moda', ma di una connotazione culturale profondamente diversa, che ha 'miruku', rispetto a termini nativi come 'chichi', 乳 o 'GyuuNyuu'.牛乳 Il primo, è fondamentalmente 'latte materno' (il termine è parziale sinonimo di 'mammella' -anche se curiosamente omofono di 'papà' -più specifico ancora è 母乳 BoNyuu, 'latte materno'), mentre il secondo -di etimo cinese- è 'latte di mucca'.

-Ma né l'uno né l'altro avevano tradizionalmente in Giappone il 'senso', il 'ruolo', la connotazione culturale e sociale che ha 'milk' (miruku) per gli Americani, e gli 'occidentali' in genere. Ossia, non era nel costume giapponese 'far colazione' con un bicchiere di 'GyuuNyuu', né tantomeno, ovviamente, col 'chichi' - latte materno!
Questa usanza è stata introdotta, verosimilmente dagli Americani; e parlando di 'miruku', anziché di 'GyuuNyuu' (o di chichi), si accompagna alla oggettiva denotazione (il 'latte' sempre latte è), anche quella 'connotazione' specifica -"bevanda, per far colazione" ecc-, tradizionalmente assente dalle due voci 'native giapponesi', come dalla Cultura Giapponese in sé.
E lo stesso potrebbe valere per moltissimi esempi...

In definitiva, l'adozione di termini stranieri apparentemente 'fuori luogo', spesso non rispecchia altro che l'adozione, più profonda, di concetti/cultura/stili di vita, che a quei termini sono in origine connessi; e sarebbe semmai erroneo ostinarsi a 'forzarli' nella definizione di vocaboli tradizionali, idonei a designare magari sì, lo stesso 'oggetto/azione', ma in contestu e con connotazioni culturali totalmente diverse.

Un 'hoteru' ホテル (hotel) Giapponese è 'diverso', come concezione, dal tradizionale e nativo 旅館 (RyoKan), come un 'resutoran' レストラン lo è da un locale お食事処 OShokuJiDokoro, ecc (ma anche da un 飯店 HanTen , 'ristorante' -però di genere cinese); e sarebbe improprio e fuorviante, chiamare l'uno col vocabolo proprio dell'altro.

Valutazione dell'utente:
Grazie mille, il genere di risposta che mi aspettavo... anche se alcune parole italiane che sento poco e di cui alcune non so il significato. Sembravano parole da secchioni ma ho capito bene. Grazie mille! Comunque avevo già sentito una certa somiglianza con l'inglese quando dicevano Burak perBianco

Edited by fabrizio3 - 27/10/2017, 23:26
view post Posted: 16/10/2012, 23:22     Aware na Shinigami - Traduzione - Off-Topic
Frase per frase:

哀れな死神 Aware na shinigami
嘘と罪重ねる Uso to tsumi kasaneru
ひとつの魂救うため Hitotsu no tamashii sukuu tame
詰め寄る悪魔は Tsumeyoru Akuma wa
命令に従う MeiRei ni shitagau;
ひとつの魂喰らうため Hitotsu no tamashii kurau tame

ひたすらに足掻いてみても Hitasura ni Agaite mite mo
そこは出口なき迷宮 Soko wa, deguchi-naki MeiKyuu

千の夜に千の魂 sen no yo(ru) ni, sen no tamashii
放つ光が Hanatsu Hikari ga
闇を裂いて居場所教える Yami wo saite, Ibasho Oshieru
神の名捨てた死神 Kami no Na suteta Shinigami

千の夜に千の魂 sen no Yo(ru) sen no tamashii
罪の炎に Tsumi no honoo ni
その身焼かれ爛れ苦しむ Sono mi YakareTadare kurushimu
奈落に落ちた死神 Naraku ni Ochita Shinigami

Mortal dio pietoso, alla menzogna
colpe su colpe aggiunge ancora e ancora;
Un'anima, una sola per salvare.
Malvagio demone, che si fa di presso
all'Ordine impartito ottemperando.
Un'anima, una sola, per sbranare.

Con tutti i mezzi, per quanto si combatta,
Quel luogo è Labirinto senza uscita;

Luce, che Tenebra squarciando
di mille notti, mill'anime trae in salvo;
Il luogo ove risiedere, insegnando.
Dio della morte, che del divino il nome ha rigettato.

in mille notti, del peccato nella fiamma anime mille
il corpo suo, dal fuoco arso e straziato,
Dio della morte, negl'Inferi caduto.


Analizzato :

哀れな Aware na = pietoso;
死神 shinigami = dio della morte;
嘘と Uso to = bugìa - insieme a (con la bugia)
罪 tsumi = colpa, peccato;
重ねる kasaneru = accumulare (colpe, con le bugìe)

ひとつ の 魂 Hitotsu no tamashi = una (sola) anima;
救うため Sukuu.tame = salvare-per (al fine di salvare);
詰め寄る Tsumeyoru = appressarsi, farsi da presso;
悪魔は  Akuma wa = spirito malvagio, demone + wa particella ''di soggetto/topic) = ''Il demonemalvagio che s'appressa'';
命令に MeiRei ni = comando - a ;
従う Shitagau = obbedisce (obbedisce al comando);

ひとつの Hitotsu no = uno (aggettivo);
魂 tamashii = anima;
喰らうため Kurau-tame = divorare-per (per divorare);

ひたすらに Hitasura ni = con determinazione, ostinazione;
足掻いて Agaite (da Agaku) = combattendo, recalcitrando;
みても Mite mo = provando-anche (anche provando a opporsi, a combattere...)
 
そこは soko wa = quel posto (fl'Inferno);
出口なき DeGuchi-naki = uscita-senza (senza uscita);
迷宮 Meikyuu = Labirinto (Anche lottando, quel posto è un Labirnto senza uscita);



千の Sen no = mille (aggettivo, con NO);
夜に Yoru-ni = notti-in (in mille notti);
千の魂 Sen no tamashii = mille anime;
放つ Hanatsu = liberare, sciogliere;
光が Hikari ga = Luce + GA part. 'soggetto'' (La Luce, che in mille notti mille anime libera);

闇を Yami-wo = Oscurità + wo (particella complemento oggetto);
裂いて Saite (da Saku) = squarciando;
居場所 Ibasho = il Posto dove (è bene) stare;
教える Oshieru = insegna (insegna qual è il posto dove stare);
神の Kami no = divinità-di ;
名 Na = nome;
捨てた Suteta (da suteru) = ha gettato via;
死神 Shinigami = il dio della morte (Il dio della morte, che di Divino il nome ha rigettato);

千の夜に千の魂 Sen no Yo ni, sen no Tamashii = in mille notti, mille anime..
罪の Tsumi no = colpa/peccato-di;
炎に Honoo ni = fiamme-in;
その身 So no Mi = esso-di corpo (il proprio corpo);
焼かれ爛れ Yakare-tadare (ardendo, bruciando);
苦しむ Kurushimu = patire;

奈落に Naraku -ni = Inferno .in;
落ちた Ochita = è caduto;
死神 Shinigami (dio della morte, caduto nell'Inferno);

Edited by fabrizio3 - 23/1/2017, 02:56
view post Posted: 14/10/2012, 03:09     Neurolinguistica - - Riflessioni Varie
Neurolinguistica . Natura composita delle strutture cerebrali preposte


(Da una mia risoosta su Yahoo!answer )

Domanda:
'' A 25 anni scrive come un bambino di 6: di cosa si tratta?
Ho notato che un mio amico (25 anni) è praticamente incapace di scrivere: usa solo lo stampatello, ci mette tantissimo tempo e il risultato sono parole che a vederle sembrano prodotte da bambini piccoli, talmente sono "sgangherate"...e per di più sbaglia almeno una lettera su 5.

In tutto il resto è una persona intelligentissima (studia storia) con una parlantina eccezionale, e nella lettura non ha nessun problema (a differenza ad esempio di persone dislessiche che conosco); ho solo notato questa cosa e mi sono incuriosita (non ho osato chiedergli niente per non offenderlo...)

Ho sentito parlare di disgrafia, ma credevo per la fine delle elementari si risolvesse...pareri?"


Mia risposta :

immagino che il tuo amico non abbia subìto traumi/incidenti o che comunque tu non ne sia al corrente (lo avresti specificato); da ciò che descrivi, potrebbe trattarsi di una lesione (o di una 'alterazione' congenita) della GMFA,, 'Graphemic-motor Frontal Area' -o 'Area di Exner' (v.link sotto).
Col termine 'congenito' non sottintendo nessuno stigma 'negativo', beninteso! Similmente congenite (a carico del medesimo complesso di 'aree del linguaggio' ) sono pure le alterazioni neurali (di 'feed-back) che causano la balbuzie, da cui sono personalmente affetto -anche di qui il mio interesse per questioni e problemi connessi.

La comprensione del fenomeno sembra comunque essere ancora confusa, come d'altronde è incerta la comprensione delle basi neurologiche e genetico/evoluzionistiche del Linguaggio in toto.
Su questa pagina si parla della forma estrema -agrafìa-, ma la discussione nel suo insieme è interessante.
www.google.it/url?q=http://brainmin...39Ua57sgTaA8MfA

L'Area di Exner è adiacente alla famosa Area di Broca, coinvolta con la 'produzione' del linguaggio parlato; e in effetti, se è già difficile comprendere la dinamica dell'evoluzione di quest'area, di 'utilizzo universale' (pare che abbozzi ve ne siano anche in Primati non-umani), ancor più misteriosa è quella riguardante una funzione, la scrittura, che è di recentissima comparsa, almeno nelle manifestazioni. Di più: solo pochissime etnìe -e verosimilmente solo singoli individui all'interno delle stesse- le hanno dato origine; e tutte le forme di scrittura oggi esistenti derivano da quelle pochissime originarie, tutte comunque assai recenti.
Ed è tuttavia da escludere categoricamente una altrettanto recente e improvvisa 'comparsa/evoluzione', in tutte le popolazioni mondiali già divise da decine di millenni, di questa 'nuova area/funzione'!
L'origine della scrittura, come della capacità di apprenderla (che al contrario dell'ideazione della stessa è -almeno in teoria- accessibile a tutti gli umani), è quindi radicalmente diversa e distinta dall'origine del Linguaggio, inteso come produzione orale.

Di sicuro esisteva un pre-adattamento, rimasto latente per decine (centinaia?) di millenni, alla produzione della scrittura come oggi la intendiamo. L'adiacenza dell'area che più vi sembra implicata (la Exner) con quella del Broca, mi sembra che deponga a favore dell'ipotesi di nascita 'gestuale' del linguaggio, con le stesse aree che poi sarebbero passate a governare i muscoli interessati alla fonazione.
E da una primigenia 'produzione gestuale' -tuttora presente e attiva- non mi è difficile ipotizzare l'evoluzione di una 'gestualità fine', forse connessa alla produzione di utensili via via più raffinati, ma sempre serbante un nesso con l'antica funzione linguistica. Le prime rappresentazioni, 'calligrammatiche' dapprincipio poi grafemiche, sono probabilmente legate a questo pre-adattamento, che concerne entrambe le attitudini.
Tutto ciò non impica però che queste funzioni, benché di sicuro originate da una struttura neurale comune, non siano oggi 'autonome' e che quindi a una lesione/disturbo a carico d'una di esse debba corrispondere una proporzionale menomazione a carico delle altre; il tuo amico -per fortuna, nonostante tutto- ne è un esempio.
Anche nel mio caso, all'agio col linguaggio scritto (e con la Linguistica in generale - ideavo 'linguaggi' compiuti da ragazzino, con grammatiche complesse e molto diverse dalla sola che conoscevo), fa riscontro un disagio estremo con quello parlato, che in alcuni casi vien fuori talmente zoppicante e stentato da spingere l'interlocutore a chiedermi -forse come patetica 'attenuante'- se 'sono straniero'.(ed è molto irritante... per 'fortuna' -per modo di dire- è più facile celare una 'menomazione' nella grafìa, almeno oggi con l'uso prevalente di testi scritti al computer, che non una a carico della produzione fonetica).
Questo -nonostante i clamori per il c.d. 'Gene del Liguaggio', FOX-P2- mi ha fatto anche capire presto la natura 'mosaicale' dello stesso, che deriva probabilmente dal concorso di funzioni differenti e dalla differente storia, trovatesi poi a convergere in questa 'novità' evoluzionistica. Solo questo spiega come un singolo aspetto del linguaggio possa risultare compromesso e gli altri intatti, se non addirittura eccellenti; come nel caso della parlantina del tuo amico.
Ma -mi viene ora in mente- hai notato se soffre di analoghe difficoltà (a livello di spazio tra le parole, scelta delle lettere ecc) anche se scrive al computer?
Penso -e mi auguro- che non sia così; e sarebbe un esempio di quanto l'informatizzazione, ancora da molti, da troppi vista come 'disumanizzante', possa invece consentire a persone intelligenti di fissare e trasmettere comunque il proprio pensiero, senza soccombere a quello che è -in definitiva- un banale ostacolo meccanico/funzionale...
www.google.it/url?q=http://onlineli...qP0DcmcefR7293Q.

Per FOX-P2 www.google.it/url?q=www.evol...xNoxElPY1Y7wmfQ

Valutazione dell'utente:
La tua risposta è stata una lettura molto interessante! No, non ho notato sue difficoltà nello scrivere al computer, ma l'ho visto raramente mentre "digitava"...comunque i suoi scritti digitali (es. le mails) sono sempre perfetti (e non credo sia tutto merito del correttore automatico :)) continua:

Edited by fabrizio3 - 4/12/2012, 13:48
view post Posted: 11/10/2012, 16:24     Kesshuu no Unmei - Off-Topic
(Una mia traduzione -da una mia risposta su yahoo! asnwer )

TRADUZIONE DI :

KESSHUU NO UNMEI (sadame) --- 集結の運命(さだめ)

(Testo in Giapponese, da
www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=%22%...RYXLjc0wSiUfBBg )

林原めぐみ
作詞:MEGUMI
作曲:鷺巣詩郎

真実を求め淋しさにゆれてる
明日(あす)からの旅立ちは遠く果てなくて
くり返す
過ちがあると
つげているその声が

そして
冷酷なまでに惹かれあうぬくもり
怪しくかおる微笑みはいつも同じ
くり返す
投じられた謎
光と壁の間

何があるの
愛があるの
夢があるの
何もないの

舵を失ったまま箱舟が
生命(いのち)の螺旋構造へと沈む

生まれたての息吹
青葉くわえた鳥達が
闇を抜けた
真(まこと)の知らせ告げて飛ぶ

誰も 見ない 啓示が下る

全て
託された遺言に導かれてる
今なおここから見届けるため捨てた
いつだって
求めすぎた時
指をすり抜けていく

何がほしい
愛がほしい
夢がほしい
君がほしい

怒りにまみれ泣きはらした日々
希望に変えるため心を塞ぐ


祈りの歌声が響く
ミサと共に目覚め
旋律こそ
懺悔に導く術(すべ)だと

誰も 知らぬ 予言が開く

すでに
きまりごとは自由をはらんで動き
止められない運命に選ばれたとき
くりかえし
さかのぼる未来
源すら忘れて どこへ行くの

天(そら)へ返そう
海へ帰ろう
残されてる 言葉たちは
欲望の生贄となる

誰も
真実を求め淋しさにゆれてる
明日からの旅立ちは遠く果てなくて
くり返す
過ちがあると
つげているその声が

そして
冷酷なまでに惹かれあうぬくもり
怪しくかおる微笑みはいつも同じ
くり返す
投じられた謎
光と壁の間

何があるの
愛があるの
夢があるの
何もないの

何がほしい
愛がほしい
夢がほしい
君がほしい

-La mia traduzione (libera - per chiarimenti contattatemi pure )


Del Vero alla ricerca, in solitudo,
vacillando mi trovo.
Partenza dal Domani, per un viaggio,
che lungo e senza meta si ripete.

Quella voce che annuncia, ''Tu hai sbagliato!"...
Poi,
da crudeltà e null'altro in malìa tratto,
quel tepore che incontro;
Sorriso,
che d'insidioso fascino è fragrante; sempre lo stesso.

Ancora e ancora,
MIstero,
Scagliato in mezzo, tra la luce e il muro.

Cosa c'è?
C'è l'amore?
C'è il sogno?
C'è il nulla...?


Orfana di timone, ecco che l'arca
nei gorghi della Vita affonda e va.

Un sospiro,
fresco dell'esser nato proprio adesso;
uccelli,
che recano nel becco verdi foglie,
del Vero, di Tenebra fuggito,
l'annuncio proclamano volando;
da niuno veduta,
Rivelazion Divina giù discende,


Guidato,
dall'ultime volontà ch'ebbi in affido,
per giunger a veder con questi occhi,
di qui e di nuovo,
Tutto ho abbandonato.

Ad ogni istante,
quel Tempo ch'io tanto vo cercando,
scivola tra le dita e se ne va.

Cosa desidero....?
desidero l'Amore;
desidero il Sogno...
desidero Te.

Il cuore rinserrar;
perché quei giorni,
gonfi d'un pianto che d'ira era lordato,
in speranza mutassero.


Della Messa,
al tempo del cantare ho aperto gli occhi;
e quella melodia, sì, proprio quella,
del Pentirsi, si fa strumento e guida.
Profezia;
da nessun conosciuta si dischiude.

Ora di già,
da Fato inarrestabile decisa,
muove l'Eterna Prassi;
Libertà, nel grembo suo albergando.

Ancora e ancora,
nel Futuro,
del Tempo il fiume indietro risalendo,
la Fonte stessa infine poi obliviando,
dove andar mai potremo?

Al Ciel rendiamo il Suo, al mar torniamo;
le residue parole,
Sacrificio si fanno di Passione.

Chiunque sia, del Vero alla ricerca,
a vacillar si trova:
Partenza dal Domani, per un viaggio,
che lungo e senza meta si ripete;

Quella voce che annuncia : ''Tu hai sbagliato..!''
Poi,
da crudeltà e null'altro in malìa tratto,
quel tepore che incontro;
Sorriso, che d'insidioso fascino è fragrante; sempre lo stesso.

Ancora e ancora,
MIstero,
Scagliato in mezzo, tra la luce e il muro.

C'è qualcosa..?
C'è l'Amore..?
c'è il Sogno..?
..c'è il Nulla..?


Edited by fabrizio3 - 9/12/2013, 03:20
view post Posted: 19/9/2012, 16:39     Canzone Thailandese - Traduzione - Off-Topic
(Da una mia risposta su Yahoo!answer - riveduta nella forma e corredata di testo trascritto)

Da questo video, che ho potuto tradurre perché sottotitolato (in Thai) :



ก็รู้ว่าฉันไม่มีความหมาย และพอจะรู้ว่าคงเป็นไปไม่ได้


ยิ่งนานเท่าไหร่ ยิ่งหมดหวัง


เมื่อเธอไม่เคยจะหันมองที่ฉัน


**ไม่ว่าจะทำเช่นไรเธอคงจะไม่รักกัน


และก็รู้ไม่นานความฝันที่มีก็คงจบไป


แต่ตอนนี้ยังมีเวลา ที่ฉันจะหาเหตุผลดีๆ



มาฉุดรั้งเธอตอนนี้ แต่ก็รู้ดีไม่มีหวัง


ต่อให้ฉันจะรักเธอมากเท่าไหร่


แต่ก็รู้ว่าเธอคงจะไม่สนใจ ก็ยังฝันไกล


และยังคงหวังเอาไว้ข้างในจิตใจ ว่าซักวันเธอจะมีฉัน


แต่ก็รู้เป็นไปไม่ได้ เมื่อเธอคิดว่าฉันไม่ใช่ ก็ไม่เป็นไร


ก็อยากจะขอมีเธอเรื่อยไปในใจไปอีกแสนนาน


และแม้ว่าสิ่งที่ฉันทำวันนี้ มันอาจไม่ทำให้เธอได้รู้สึกดี


สิ่งที่ใจเธอพอจะมีก็เพียงแต่ความรำคาญ


แต่อยากจะขอ ให้เธอได้ฟังเอาไว้


บทเพลงสุดท้ายที่ฉันตั้งใจจะมอบให้ไป


ที่กลั่นออกมาจากใจ และมีให้เธอผู้เดียวเท่านั้น


แต่ตอนนี้ยังมีเวลา ที่ฉันจะหาเหตุผลดีๆ


มาฉุดรั้งเธอตอนนี้ แต่ก็รู้ดีไม่มีหวัง

ต่อให้ฉันจะรักเธอมากเท่าไหร่


แต่ก็รู้ว่าเธอคงจะไม่สนใจ ก็ยังฝันไกล

และยังคงหวังเอาไว้ข้างในจิตใจ ว่าซักวันเธอจะมีฉัน

แต่ก็รู้เป็นไปไม่ได้ เมื่อเธอคิดว่าฉันไม่ใช่ แต่ก็ไม่เป็นไร

ก็อยากจะขอมีเธอเรื่อยไปในใจไปอีกแสนนาน

ไม่รู้ว่านานเท่าไหร่ กว่าที่ฉันจะลบเธอจากใจ

กว่าที่ความทรงจำดีๆ มันจะเลือนหาย

กว่าจะได้รักใครอีกครั้ง...

แต่ตอนนี้ยังมีเวลา ที่ฉันจะหาเหตุผลดีๆ


มาฉุดรั้งเธอตอนนี้ แต่ก็รู้ดีไม่มีหวัง

ต่อให้ฉันจะรักเธอมากเท่าไหร่ **

แต่ก็รู้ว่าเธอคงจะไม่สนใจ ก็ยังฝันไกล

และยังคงหวังเอาไว้ข้างในจิตใจ ว่าซักวันเธอจะมีฉัน

แต่ก็รู้เป็นไปไม่ได้ เมื่อเธอคิดว่าฉันไม่ใช่ แต่ก็ไม่เป็นไร

ก็อยากจะขอมีเธอเรื่อยไปในใจไปอีกแสนนาน

เมื่อเธอคิดว่าฉันไม่ใช่

แต่ก็ไม่เป็นไร ตราบใดที่ฉันนั้นยังหายใจ


จะรักเธอไปตลอดกาล



Lo so, che non significo nulla; e so anche che sarà impossibile.
Più il tempo passa e più sono disperato,
quando tu non mi rivolgi (neppure) uno sguardo;
Qualunque cosa possa fare, è inverosimile che tu possa ricambiare il mio amore,

E so che non durerà (molto ancora), e i miei sogni probabilmente verranno a fine.



Ma adesso, c'è ancora tempo, tempo perché io trovi una ragione davvero buona,
per trattenerti, proprio adesso; ma so bene che non ce n'è speranza.

Per quanto io possa amarti, so tuttavia che tu non provi interesse; ma ancora spingo lontano i miei sogni.
E ancora lascio nella mente riposta la speranza, che un giorno o l'altro tu possa avermi.


Ma so che non è possibile, quando tu pensi che "io 'no" (=non vado bene?); ma non importa...

Desidererei solo che tu stessi nel mio cuore spesso, sempre più a lungo...

Nonostante le cose che faccio oggi non riescano a farti provare belle emozioni,

e quello che il tuo cuore sente è solo fastidio...

Ma vorrei domandarti: resta ad ascoltare,
l'ultima canzone, che intendo dedicare a te, distillata da dentro il mio cuore, ed è solo per te

Ma adesso, c'è ancora tempo, tempo perché io trovi una ragione davvero buona,
per trattenerti, proprio adesso; ma so bene che non ce n'è speranza.

Per quanto io possa amarti, so tuttavia che tu non provi interesse; ma ancora spingo lontano i miei sogni.
E ancora lascio nella mente riposta la speranza, che un giorno o l'altro tu possa avermi.

Ma so che non è possibile, quando tu pensi che io 'non vado bene'; ma non importa...
Desidererei solo che tu stessi nel mio cuore spesso, sempre più a lungo...

Non so quanto tempo ci vorrà, perché io ti tolga dal mio cuore,
perché tutti i bei ricordi scompaiano,
perché io possa amare qualcuno, ancora una volta...

Ma adesso, c'è ancora tempo, tempo perché io trovi una ragione davvero buona,
per trattenerti, proprio adesso; ma so bene che non ce n'è speranza.


Per quanto io possa amarti, so tuttavia che tu non provi interesse; ma ancora spingo lontano i miei sogni.
E ancora lascio nella mente riposta la speranza, che un giorno o l'altro tu possa avermi.

Ma so che non è possibile, quando tu pensi che io 'non vado bene '; ma non importa...

Desidererei solo che tu stessi nel mio cuore spesso, sempre più a lungo...

Quando tu pensi che io non vada bene, non ha importanza; per quanto avrò respiro, ti amerò.
Per sempre.


Edited by fabrizio3 - 13/12/2012, 17:57
view post Posted: 17/9/2012, 16:07     Genere di Contenuti della Sezione - Modelli tratti dalla Zoologia/Zoosemiotica
Assolutamente no, Vale, e poi si va per tentativi in un campo come questo :)

Antropomorfizzare può essere un ''pericolo'', ma è anche un bene. Anche perché questi ''modelli comportamentali'' che cerchiamo, devono servire, per analogia, a esprimere concetti generici attriuibili a nche all'umano.
Occorre essere 'scientifici', sì, ma non 'scientisti' ;)

L'etologo classico (in genere su obsolete base materialiste) non direbbe mai che un determinato ''pattern'' posturale di una coppia di pappagalli in effusioni possa corrispondere ad 'Amore' -e rifiuterebbe quindi di modliizare questo concetto con l'esempio dato.

Ma all'opposto, si possono volendo 'smontare' anche tutti i comportamenti 'umani', che oltretutto affondano le proprie radici -Darwin già lo capiva- in un retaggio evolutivo comune.
Quello che cè da fare semmai, è interpretare correttamente questa (ds)continuità. seguirne e ricostruirne a ritroso i percorsi.

Ciò che è da evitare è semmai confondere il senso di uno stesso comportamento tra specie diverse. Per es, il 'sorriso' di un gorilla è un segnale di sfida/mianccia, e guai a 'ricambiarlo' !! - ma è anche vero che il sorriso umano ha questa origine (= ho denti forti /sono valido, potrei anche attaccarti... '' O anche come segnale di 'scherno' che ancora conserva).

Una confusione per es è tra il movimento della coda nel cane (che indica festosità) e nel gatto, dove indica sospetto e diffidenza; anche tra di loro, pare che molta della proverbiale incomprensione sia riconducibile a questo 'equivoco' (come sarebbe se un uomo ricambiasse il sorriso di un gorilla).

-Ma per es, il ''ringhaire'' resta simile, e comprensibile, dall'uomo al cane, ad altre specie...
(v. https://everlangart.forumfree.it/?t=60849596 )

Alcuni comportamenti sono poi trasversali a gruppi animali lontanissimi : un rospo, un camaleonte, un pece palla si ''gonfiano'', molte specie aproni la bocca ecc ecc...

Il fatto del collo/mento può avere un senso.... è una parte molto vulnerabile, e forse in molte specie il potersi permettere di esporla corrisponde a una condizione di piacere, la cui ricerca coincide con una ricerca , utile alla sopravvivenza quindi selezionata, di 'Sicurezza'.

Come sono possibili omologie strutturali, così lo sono quelle comportamentali.

Quella somiglianza della struttura dellla lingua che suggerisci è reale, anche se ha storia differente. Ma esiste!
Così possono esistere omologie anche sul piano neurologico-comportamentale, non importa la distanza filetica tra le specie!

Fra l'altro, la lingua raspante del gatto pare sia utile a ripulire la carne dall'osso, e forse a pulire e ingerire i peli, ricchi di vitamina D3 (dopo che si sono esposti al sole)
view post Posted: 10/9/2012, 14:38     Bel forum^^ - Presentazioni
Ti ringrazio :) ci conto, nei limiti del tuo tempo libero, ovviamente :D

Purtroppo manca ancora uno 'schema organico' di presentazione del Progetto, i vari aspetti e argomenti sono presentati 'sciolti', anche se un minimo di sequenzialità ho cercato comunque di darla... anche la materia stessa però è proorio così, fluida e non troppo inquadrabile in sequenze prestabilite... ma questo lascia però liberi varii punti di accesso e di intervento :)

se trovi qualcosa di interessante, ma (cosa probabile) poco chiaro, scrivi/domanda pure, commenta il topic..! Questo sarebbe poii utilissimo, consentendomi di rettificare e forse snellire il mio modo di esporre gli argomenti :)
view post Posted: 9/9/2012, 15:16     Bel forum^^ - Presentazioni
ciao KyoSaku, benvenuto :)

Grazie davvero per le tue valutazioni e giudizi, e per la tua volontà di partecipare, sarebbe apprezzatissimo :)

Sì è un forum sui generis, particolare... questo forse allontana potenziali utenti, anche validi :unsure: ma in reatà avrai notato spero che è un forum 'interdisciplinare', dove non occorre 'sapere tutto', ma piuttosto raccogliere tutto, e ogni contributo è ben accetto e va a integrarsi, se ci riusciamo, col tema centrale e col resto!
LO 'sbocco finale' è essenzialmente Artistico, e in senso davvero molto elastico e vario... E i contributi, sono di ogni genere, anche se essenzialmente linguistici e naturalistici :)

Spero di leggere presto tuoi interventi, non preoccuparti troppo di come/se potrai contribuire validamente, ti assicuro che potrai ;)
243 replies since 28/9/2007