EverLang : Presentazione per gli Artisti

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view post Posted on 21/1/2012, 17:07     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)

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In questo topic vorrei presentare EverLang al Mondo dell'Arte.

Anche se EverLang nasce come ricerca linguistica di frontiera, subito me ne furono evidenti le implicazioni Artistiche, e Culturali in senso lato.

-Ma cos'è EverLang?

E' una Lingua costruita integralmente su Modelli di Eventi, di volta in volta individuati nell'ambito della Realtà Naturale.

-E ''cosa c'entra'' EverLang con l'Arte..?

Presto detto:
in EverLang, il Significato emerge direttamente da Relazioni -Tipo sussistenti in Natura tra Piante, Animali e specifiche parti / organi del corpo umano ( la cui scelta dipende proprio dal 'significato'' che l'artista intende dare alla Composizione).
Il ''significato' dell'Opera, quindi, non fa che riflettere e riportare sulla tela il ''senso'' della Relazione che intercorre nella realtà tra quegli specifici Enti.

Questi, - Animali, Piante, parti del corpo umano ecc, - sono i Protagonisti delle Relazioni significanti; in un certo senso, sono le ''Lettere dell'Alfabeto'' di EverLang.


-In Natura -per fare un esempio- la falena Acherontia atropos www.linnea.it/lepidoptera-farfalle-...os-IMG_8012.jpg saccheggia gli alveari, rubando il miele, come suo comportamento tipico ; sue vittime sono le Api, Apis mellifera.
-Quindi, l'accostamento delle immagini ''Ape'', e ''Acherontia atropos'' (realizzate con stile e tecnica che si rpreferiscono), modellizza in modo elementare ma già sufficientemente univoco l'idea di ''rubare'', come Rapporto Naturale Osservabile, costante e specifico, che intercorre tra queste due specie di Insetti.




(e qualunque coppia di enti 'estranei' successivamente collegata a questa coppia primaria, come X e Y nell'immagine sotto, sarà intendibile quindi come legata dallo stesso tipo di relazione : '' X sta ad Acherontia (= colei che ruba) come Y sta ad Ape (=la derubata, in questo rapporto); quindi, '' X deruba Y '' - E' come se due ''attori'' qualsiasi si trovassero a interpretare un ''ruolo'' specifico in un copione già noto ; un ruolo che rimarrebbe lo stesso, e con lo stesso ''significato'', anche se gli attori in questione fossero altri.)

In un'espressione linguistica in EverLang, Ape e Acherontia sono, in un certo senso, due ''lettere''.

Due ''Lettere'', che una volta accostate l'una all'altra (e solo una volta accostate, n.b.!) ''produrranno''' lo specifico significato linguistico di ''rubare''.


Due "Lettere" che però, a differenza degli astratti 'simboli' di questo o quell'altro 'alfabeto', corrispondono nella forma e nel contenuto a Oggetti Visibili.
Oggetti suscettibili, quindi, di realizzazione pittorica (o fotografica, ecc), con tutte le modalità e sfumature stilistiche che le sono proprie.


E' come se si imbastisse di volta in volta una ''commedia'', semplicemente aggregando assieme, come immagini, i Personaggi/Ruoli su cui si gioca. E si tratta di 'commedie' sempre diverse e tuttavia universali, in quanto universali (in ambito ''terrestre'', n.b.) sono le Specie Viventi e i loro reciproci ''ruoli'' nella Rete della Vita, così come i peculiari comportamenti/atteggiamenti, e le circostanze a cui ciascuno di questi è legato.


Per sua stessa natura, EverLang esprime quindi concetti, frasi e singole ''parole'' ricorrendo solo a combinazioni di Enti Reali, ai quali corrispondono vere e proprie immagini

Anche se la loro scelta è strettamente legata a ''ciò che si vuole significare'', la modalità di realizzare su tela (o altrimenti) questi Oggetti, resta però di assoluta Libertà per l'Artista, che seguirà comunque il suo consueto Stile.

- EverLang non si esprime dunque per mezzo di artificiali ''simboli'', come accade invece per la versione ''scritta'' di qualunque lingua esistente, sia che questa impieghi lettere dell'alfabeto oppure ideogrammi, o altri codici ''simbolici''.

Per la prima volta, con EverLang abbiamo quindi disponibile una Lingua che rende figurabile il linguaggio astratto, riconducendolo a precisi rapporti tra Enti Naturali, concretamente visibili e quindi ''figurabili''.
E in quanto tali, suscettibili di acquisizione conforme da parte delle Arti Figurative propriamente dette.


Le ''parole'' in EverLang non sono altro che aggregati organici di immagini, sempre riconducibili a Enti Naturali / Reali.
E il ''significato'' di queste ''parole'', ripeto, non è né fissato arbitrariamente da una consuetudine comune, né deciso da qualcuno in particolare; esso scaturisce invece, proprio come una ''Verità'' di Scienza, dal reale rapporto che sussiste in Natura tra gli Enti raffigurati.

Ciò rende possibile uno stretto, sistemico Rapporto delle Arti con la Dimensione Naturale, sia Scientifica che Emozionale.
E a sua volta, attraverso il veicolo dell'Arte, il Sapere Naturalistico riacquista la Dignità e la Posizione Primaria che gli spettano in ambito di Cultura, come Gregory Bateson reccomandava.

www.psicologiarelazionale.org/letture/mente-natura.html

Questo doppio ancoraggio al Reale, tanto sul piano formale delle immagini, tanto su quello sostanziale del ''significato'' che emerge dal loro rapporto, rende di fatto ''universale'' EverLang, come lingua.

Ciò va poi a integrarsi con la ''universalità'' che la Figurazione artistica in sé già possiede, arricchendola però adesso, e per la prima volta in assoluto, di un ''Contenuto Linguistico''.



Se un Artista volesse dipingere, per es, il concetto di ''albero'', potrebbe facilmente raffigurare uno o più alberi, a scelta ; e notiamo, questo ''significherebbe'' quel /quei particolari alberi, NON il ''comcetto generale'' di albero!
- Lo si può ancora ritenere soddisfacente ; MA se lo stesso artista volesse ora dipingere - e specifico, ''dipingere''-, un'idea integralmente astratta, come per es. il concetto di ''Opposto'', egli si troverebbe ora di fronte a qualcosa di davvero immateriale, non raffigurabile in quanto tale ma al massimo suggeribile per il debole e incerto tramite della metafora, dell'allegoria ecc ecc... ciò sempre 'parassitando' contesti culturali esterni, e restandovi fatalmente vincolato.



Invece con EverLang cercheremmo in Natura un ''modello'' del concetto di "Opposto" : una situazione reale, oggettiva e concreta in cui l'idea di ''Opposto'' si realizzi, concretizzandosi nella forma di un ''modo di interagire'' specifico di due o più Enti Naturali ''protagonisti'';
E trattandosi appunto di Enti Naturali e ''concreti'', il tutto risulterà raffigurabile in modo conforme, nell'ambito delle Arti.


Per esempio, in questo caso potremmo pensare alle proprietà fisiologiche di alcune piante, come ''Papavero'' e ''Brugmansia'', il cui effetto sulla pupilla è ''opposto'' : l'una la restringe, l'altra la dilata.
Quindi, ''pupilla'' (o ''occhio'') saranno il 'Contesto', rispetto al quale emerge la caratteristica di ''Opposto'' relativa alle due piante menzionate.



il ''Significato'' appare, come vera Proprietà Emergente, dall'accostamento di questi tre Enti reali, che potremmo poi rendere pittoricamente (o plasticamente, o fotograficamente) nei modi più varii e disparati.




''Occhio'' potrà essere tanto l'immagine scarna, asettica o addirittura macabra di una fredda tavola anatomica, quanto l'immagine, seducente, di un paio d'occhi atteggiati come appaiono nelle pubblicità di cosmetici, collirii ecc...
-Potrà essere dipinto con questo o con quel colore... Potrà essere un occhio umano, come di molte altre Specie animali; potranno essergli conferite le caratteristiche più disparate, anche immaginarie e surreali, o potrà essere disegnato con profili atti a esprimere le più diverse emozioni ... Potrà essere un solo occhio, un paio, o una sovrapposizione di più occhi, simili o invece diversissimi tra di loro...
-Potrà essere addirittura una versione dell'occhio ''culturalmente connotata'', come se per es. si rappresentassero gli occhi della Gioconda, oppure ''l'occhio di Horus''- ciò che conferirebbe all'Opera un vago ''sapore'' egizio.




Ecco un esempio pittorico, a olio :



-Ma potrà anche consistere in una foto, o addirittura un'immagine animata, di un occhio che ammicca, sorride, si chiude ecc...



-Ma in ogni caso, la con-presenza di ''Brugmansia'' e ''Papavero'' varrà inequivocabilmente a selezionare, sulla base di qualcosa che è reale e oggettivamente riscontrabile, il Significato di ''Opposto''; perché è questa, la natura oggettiva della Relazione che intercorre tra le due piante in rapporto a ''Occhio , Pupilla'', indipendentemente da aspetto / espressione / resa stilistica che decideremo di assegnare a quest'ultimo.

Anche le due piante potranno essere rappresentate con tutta la variabilità che è loro propria in Natura, e anche oltre , in modo 'fantasioso' -purché restino 'riconoscibili'.

Questo è un punto fondamentale, nell' Arte - EverLang : la Costanza del Significato, a fronte della Variabilità illimitata dell'Espressione.

In questo senso, EverLang rappresenta l'unico Movimento Artistico davvero capace di aggregare compatibilmente, in modo 'profondo', i più disparati stili.

L'aderire a questo o a quel 'movimento' artistico, ha sempre comportato l'adozione di specifici 'vincoli' formali e stilistici da parte dell'Artista.
Ciò è inevitabile, proprio perché, fino a oggi, l''unico 'linguaggio' delle Arti è stato quello 'analogico' - ossia il linguaggio della mera 'forma'.

Ogni possibile affinità tra Artisti è dunque sempre rimasta definibile solo al livello della 'Forma / Stile', e al prezzo di adottare una sorta di 'divisa comune': un insieme di stilemi e tecniche almeno in gran parte 'condivisi', che rendessero dunque 'riconoscibile' un dato artista come appartenente a questo o a quel 'movimento'.

-Per esser detto -per es,- 'cubista', un Artista doveva esprimersi nell'ambito (sia pure elastico) dei canoni formali tipici di quel Movimento, per essere un 'Surrealista' doveva modulare colori e forme in un certo modo...

-Per essere un 'EverLanger', un 'EverLang-artista', al contrario, non è in alcun modo imposta l'adozione di canoni formali prestabiliti; e anzi, ciascun Artista dovrebbe mantenere il proprio peculiare stile.

Il vero trait d'union degli Artisti EverLang è infatti sito a un Livello più profondo, quello della Struttura Linguistica; è infatti questa a permettere a tutti gli aderenti di 'parlare la stessa lingua', letteralmente, senza tuttavia rinunciare affatto a stilemi personali.

In questo senso, EverLang rappresenterebbe senza dubbio il Movimento Artistico di più ampia portata tra quanti sinora esistiti; e allo stesso tempo, anche il più vario ed eterogeneo.
Grazie all'esistenza di una comune Base Linguistica, strutturale e profonda, L'Unità sostanziale tra tutti gli Artisti aderenti si realizza sul piano di questa; che diviene quindi garanzia di massima Libertà sul piano dell'Espressione, per il singolo Artista.



Infatti, anche se occorre scegliere in modo accurato (scientifico) gli Enti Naturali, la cui interazione ''significhi'' questo o quell'altro, Il modo di raffigurarli concretamente in un'Opera conserva quella stessa libertà, quella stessa piena potenzialità di modulazione stilistica che è da sempre propria delle Arti Figurative, come finora intese.

(possibili applicazioni di EverLang a Musica, Danza ecc sono perfettamente ipotizzabili ma più remote, e ancora non prese in considerazione).


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-Da un lato, Everlang rappresenta un'assoluta Novità, direi una vera e propria 'anomalia' in campo linguistico, strutturandosi in modo così radicalmente diverso e difforme da qualsiasi altra Lingua umana, naturale o 'inventata' che sia.
La sua Struttura sarebbe anzi addirittura impossibile, almeno sulla base di Principii, finora ritenuti imprescindibili dalla Linguistica ufficiale...

-Per altro verso invece, in campo artistico, realizzazioni che utilizzino EverLang come 'struttura di base', potranno acquisire quel prezioso canale di comunicazione 'verbale', rimasto finora esclusivo dominio del Linguaggio Verbale vero e proprio.


E' come se una melodia, priva di 'significato' per quanto armoniosa e piacevole, potesse per la prima volta acquisire il Dono della Parola.
Senza con ciò perder nulla della propria originaria Bellezza e Armonia.


Le Arti Figurative sono per definizione limitate, nel loro dominio espressivo, al c.d. Linguaggio Analogico, quello delle 'emozioni', capace sì di veicolare in modo approssimativo emozioni, stati d'animo e simili, ma incapace di espressioni e comunicazioni appena più precise e complesse.

EverLang permetterà invece all'Artista di esprimere qualsiasi contenuto propriamente 'linguistico', anche il più astratto, che sarebbe altrimenti esprimibile solo attraverso il c.d. Linguaggio 'verbale'.


-Composta di elementi strutturali esclusivamente iconici, figurabili quindi in modo conforme, EverLang li rende di colpo suscettibili di tutte le possibili sfumature del linguaggio (analogico) pittorico o plastico.
Il Linguaggio Analogico delle Arti non va quindi perduto; diventa anzi l'efficace e ineludibile ''modulatore'' della base linguistica di fondo, garantita dalle relazioni semiotiche tra gli Enti raffigurati.

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Tutto questo, e altri aspetti che emergeranno via via nello sviluppo di EverLang (concernenti Antropologia, Psicologia, Etologia, Semiotica, Fisiologia e Biologia in senso lato), ne fanno un Progetto Interdisciplinare di amplissima portata.

La Capacità Critica necessaria, sia a costruire, sia a interpretare combinazioni bio-linguistiche su base oggettiva (non più 'dogmatico/normativa' ), dovrebbero far poi di EverLang uno Strumento di Evoluzione Personale, Sociale ed Etica; almeno dove esistano le necessarie premesse neurali 'individuali-

In questo poliedrico Progetto, tuttavia, la fase artistico-realizzativa rimane fondamentale.

E' solo attraverso la figurazione artistica che è possibile dare un'Immagine, un corpo concreto alle Ricerche, fornendo al contempo, quasi retroattivamente, nuovo materiale di speculazione e di studio.
Le Opere realizzate ne saranno il volto, senza con questo intendere che siano relegate a un ruolo di mera apparenza; tutto in EverLang è connesso, e retroagisce a consolidarne l'intera struttura.


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La portata, decisamente ambiziosa, del Progetto EverLang, potrebbe purtroppo scoraggiare e dissuadere molti; ma non ce n'è assolutamente ragione.

EverLang è una sorta di 'Reattore Culturale Multidisciplinare', capace di accogliere contributi dei più varii, senza però che chi vi prende parte sia costretto a conoscerne e comprenderne l'ìintera struttura.

Il Biologo o l'Etologo potranno per es. limitarsi a fornire contributi sotto forma di Modelli di Comportamento Animale, vitali per comporre, dalla base, i necessarii Modelli di Significato; il Linguista e il Semiologo potranno discutere il formalismo dei Modelli di lì ricavati, mentre l'Antropologo e lo Psicologo potranno sceverare comportamenti umani innati e proporne la codifica, o suggerire modalità intrepretative più o meno diffuse e verosimili, di cui tener conto per comporre e presentare le Opere.

-Ma gli Artisti, ai quali è richiesto di 'dar corpo' alle Opere stesse, non sono affatto tenuti a conoscere o a sviluppare da sé detti modelli ( = il 'vocabolario' di EverLang), né a discutere la 'filosofia' che è alla base della loro validazione. Essi potranno benissimo limitarsi a utilizzare, già disponibili e pronti, modelli semiotici (= combinazioni di Enti => relative Icone, atte e generare il 'Significato' di volta in volta desiderato).

Quello che resta all'Artista, è la libertà assoluta di 'realizzare' poi quelle icone, con lo stile e le tecniche (fotografia inclusa) che gli sono proprii.

Questo non comporta nessuna deminutio capitis dell'Artista, sia detto: il suo ruolo, di interprete ed esecutore di forme, resta immutato.
E' solo uno Strumento Espressivo in più -la base Linguistica- quello che va ad aggiungersi al suo Lavoro.


L'Artista può ''scegliere'' uno o più concetti astratti, una ''parola'', una frase, e realizzarla in EverLang, attingendo a un dizionario/repertorio già dato (che sto sviluppando da solo, per adesso).

Ciò non deve scoraggiare l'Artista, né fargli percepire una intrusione nella sua Libertà creativa, o una -anche solo parziale - esautorazione dal suo operato.
Non ce n'è motivo alcuno.
In fondo, non vale 'artisticamente' di meno un Attore se non ha scritto lui stesso il copione che recita, né vale di meno un cantante, anche se non fu lui/lei stesso/a a comporre il pezzo che intepreta con la sua voce...
Non occorre neppure che egli/ella sia esperto/a di musica o in grado di comporne.
Non ''vale di più'' chi ha composto la musica rispetto al cantante, così come non ''vale di più'' l'autore del testo rispetto all'autore della 'musica'; anche se quel testo, fatto di parole, affiancandosi alla melodia le apporta quel 'significato linguistico' di cui essa sarebbe altrimenti priva.
Ogni 'specialista' fa il proprio lavoro, anche se i ruoli sono fluidi e ogni sovrapposizione è sempre possibile; ma l'Interpretazione canora ne resta il risultato finale.

Lo stesso vale per EverLang; usare 'modelli linguistici' anche se non li si è realizzati / compresi, non inficia affatto la validità di quanto poi realizzato, materialmente, dall'Artista / esecutore.

-Occorre poi sempre considerare che EverLang, nel suo complesso, rappresenta qualcosa di diverso e di ben più ampia portata rispetto a un semplice 'movimento artistico', come finora inteso.

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EverLang, opera fino a oggi di un singolo individuo isolato, è però ancora non più che un Progetto in fase di sviluppo; vero è pure che ciò la rende più interessante di quanto non sarebbe uno statico 'prodotto finito, e ne fa terreno fertile di Partecipazione e Integrazione, aperto virtualmente a tutti.
Ma non basta.
Fino a ora me ne sono occupato da solo; forse proprio le mie peculiarità e anomalie da '' Homo noeticus'' sono ciò che mi ha permesso di concepire e delineare una struttura linguistica (e non solo) così radicalmente 'aliena', connettendo propaggini concettuali eterologhe, anche estreme; oltre che provvedere, allo stesso tempo, alla realizzazione dei primi lavori artistici compiuti.

Ma questo comporta inevitabili limiti, e rischia di condannare alla sterilità quella che, in quanto inziativa culturale, dovrebbe per definizione comportare partecipazioni, critiche, apporti multilaterali...
Una volta rotto il ghiaccio e avviato il progetto, per quanto insolite siano le premesse penso che molti potrebbero comprenderlo e contribuire al suo sviluppo, anche in modo ponderalmente più significativo di me.

Non mi rimane quindi che contare sulla partecipazione di molti, e dalle più diverse angolazioni; unica condizione questa, che potrà permettere al Progetto EverLang di vivere e procedere con successo.

Fabrizio Lucente
Per approfondire: https://everlangart.forumfree.it/?t=58203061

Edited by fabrizio3 - 24/1/2017, 04:14
 
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